Trieste è ormai stata pacificamente invasa dai militari della “Gerald Ford”, la portaerei più grande mai costruita, nuova punta di diamante della marina statunitense, giunta domenica mattina nel golfo e attualmente all’ancora al largo di Trieste.
Non tutti i cinquemila componenti dell’equipaggio sono scesi o scenderanno a terra, ma fino a giovedì, quando il gigante del mare isserà l’ancora per ripartire, almeno la metà non si lascerà sfuggire l’occasione di visitare la città, e fare delle puntate anche fuori Trieste, verso la Slovenia o Venezia.
I militari, sbarcati nei pressi della Stazione Marittima, si muovono a gruppi, attirati soprattutto dai ristoranti del centro, ma anche dai negozi e dalle pasticcerie. Puntano a prodotti tipici italiani e del territorio, e sono stati ben accolti a Trieste e dintorni: i commercianti assicurano che si tratta di ottimi clienti, educati, e anche generosi con le mance.
Pochi sembrano spaesati o fuori contesto: sarà per la tecnologia che aiuta ad orientarsi, o per l’abitudine a spostarsi in luoghi diversi, ma i gruppi di uomini e donne dell’equipaggio della Ford si muovono in città quasi con sicurezza, alcuni con le prenotazioni per i vari locali già effettuate online.
Si tratta in ogni caso di un’occasione di guadagno straordinaria per i locali e i negozi di Trieste, e sia le organizzazioni dei ristoratori ed esercenti, sia quelle di negozianti, hanno invitato i propri iscritti a tenere aperto oltre l’orario,

e per ora gli affari sembrano andare molto bene.
Anche gli alberghi stanno lavorando, grazie ai parenti e alle famiglie dei militari che hanno raggiunto Trieste per passare un paio di giorni con i propri cari, anche se lontano da casa.
L’impatto sulla città è dunque positivo: alcuni militari americani sono stati anche inviati a fare dei lavori di manutenzione ai Topolini (le strutture balneari di Barcola, ricostruite negli anni ’50, proprio per iniziativa del comando militare alleato), per sottolineare la volontà di stabilire un legame con la città, che in questi giorni accoglie migliaia di marinai.

Alessandro Martegani