L'asilo rom di Pušča Foto: Radio Capodistria
L'asilo rom di Pušča Foto: Radio Capodistria

Il piano decennale, accolto dalla Commissione europea nel 2020, delinea sette settori chiave di intervento per progredire verso una reale parità per i rom: uguaglianza, inclusione, partecipazione, istruzione, occupazione, sanità e alloggi. In ogni settore, sono stati individuati degli obiettivi minimi per il 2030, da realizzare per gli Stati membri, affinché si concretizzino gli interventi necessari volti a garantire il sostegno di cui la popolazione rom in parte ha ancora bisogno nei territori dell’UE, e a monitorare i progressi in tal senso. Il presidente del Consiglio della comunità rom in Slovenia nonché presidente dell'Unione europea rom, Jožef Horvat Sandreli, ha affermato che è stato fatto il punto sull'attuazione del piano europeo da parte dei paesi partecipanti e che l'Unione Europea e il Consiglio d'Europa sono consapevoli della gravità dei problemi affrontati dalla comunità nello spazio europeo. Horvat Sandreli ha detto che verrà preparato un documento finale per le istituzioni europee. Il direttore facente funzioni dell'Ufficio nazionalità Janez Doltar ha sottolineato l'importanza di fare rete nella soluzione della problematica rom. Invece di concentrarsi sui titoli negativi riguardanti i Rom, ha detto, bisognerebbe mettere l'accento su storie positive e cercare di dare voce ai Rom, ricordando che sono di origine rom personaggi importanti della musica, del cinema e dello sport come Elvis Presley, Charlie Chaplin e Zlatan Ibrahimović.

L'eurodeputato sloveno Matjaž Nemec ha detto che per quanto riguarda la questione rom la Slovenia può essere vista come i due lati della stessa medaglia, le buone pratiche da una parte, quelle cattive dall'altra. Nemec ha portato la storia dell'insediamento di Pušča, nell'Oltremura, un esempio positivo di integrazione e convivenza che andrebbe preso ad esempio anche da altri paesi europei oltre che da altre realtà slovene. Il segretario di stato alla giustizia Igor Šoltes ha invitato i rappresentanti rom ad essere più partecipi e collaborare alla soluzione dei problemi che li riguardano. (ld)