Foto: Reuters
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I ministri degli Affari interni dell'Unione Europea si sono riuniti a Bruxelles per discutere delle norme UE sulla migrazione e l'asilo. Durante il concitato Consiglio, è emersa la possibilità di un'intesa tra i Ventisette, ma non è stata ancora raggiunto un accordo definitivo. Le tensioni tra le istituzioni europee sono aumentate a causa delle minacce del Parlamento di bloccare dossier importanti se non si affronta la regolamentazione della crisi migratoria. Il regolamento anticrisi mira a gestire i flussi migratori in modo comunitario durante situazioni di grande afflusso, consentendo agli Stati membri di adottare misure più severe e di prolungare la detenzione dei richiedenti asilo. Tuttavia, le deroghe proposte hanno suscitato preoccupazioni tra le ONG per i diritti dei migranti. Il regolamento prevede anche l'accelerazione delle richieste d'asilo in casi di pericolo straordinario, simile alla direttiva sulla protezione temporanea. La commissaria per gli Affari Interni, Ylva Johansson, ha dichiarato che presto verrà raggiunto un orientamento generale formale sulle crisi. Nonostante le concessioni della Germania, l'Italia ha rallentato l'approvazione del testo in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti, sul tema della ricerca e soccorso in mare da parte delle Ong. La questione è diventata urgente, portando a un confronto tra i ministri. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto agli Stati membri di trovare un accordo sul Regolamento crisi con urgenza. Il Regolamento prevede controlli meno severi alle frontiere, la sospensione dei trasferimenti dei 'dublinanti' e l'introduzione di più solidarietà con trasferimenti e finanziamenti quando un Paese membro affronta una situazione di crisi. La Germania ha svolto un ruolo chiave nell'approvazione del testo, mentre l'Italia ha chiesto ulteriori analisi e si è opposta al punto che riguarda le Ong. L'approvazione definitiva dovrebbe avvenire prima del vertice di Granada del 6 ottobre.