Come sono, come vengono percepiti, come si stanno evolvendo e come stanno affrontando le nuove tecnologie i mezzi di comunicazione in lingua slovena in Italia?
Sono alcune delle domande a cui cerca di rispondere il volume “I media sloveni in Italia, passato e presente”, (“Slovenski mediji v Italiji nekoč in danes”), che raccoglie gli atti del convegno sul tema dell’informazione in lingua slovena in Italia tenuto alla Slovenska Matica di Lubiana nel 2021.
Il libro, pubblicato lo scorso anno, sarà presentato questa sera alla biblioteca slovena "Damir Feigel”, a Gorizia dal vicepresidente della Slovenska Matica Janez Stergar e dalla curatrice Nadia Roncelli.
“Nel libro – spiega Roncelli - sono pubblicati gli atti del convegno svoltosi alla Slovenska matica di Lubiana dell'ottobre del 2021: la definizione di media nel libro è molto ampia, perché non si prendono in considerazione solo dei mezzi di comunicazione tradizionali, come giornali e radio e televisione, ma comprende anche riviste per ragazzi, per bambini, e le case editrici”. “Ogni relazione è poi accompagnata da materiale fotografico, ed è corredata da brevi estratti e biografie degli autori delle relazioni”.

Nadia Roncelli
Nadia Roncelli

“Nonostante la diversità e la varietà dei media e i diversi luoghi in cui vengono pubblicati Trieste, Gorizia, e Benecìa, si possono trovare dei punti in comune che riguardano tutte queste realtà. Innanzitutto il problema della lingua slovena, la cui conoscenza peggiora ed è più approssimativa, e a volte ci sono proprio dei problemi di comprensione e d’interpretazione: per esempio, secondo una redattrice della rivista per bambini “Galeb”, le insegnanti che a scuola utilizzano la rivista lamentano che la lingua è troppo difficile per i bambini”.
“Si evidenzia un calo del numero di lettori delle riviste, dei giornali e dei libri: anche se questo non è un problema specifico della minoranza, ma è un fenomeno più ampio, fisiologico, in un ambiente più piccolo, di minoranza, diventa però più evidente. C'è la necessità di guadagnare nuovi lettori, magari utilizzando anche i social media, e di cercare di velocizzare la comunicazione delle informazioni anche attraverso la creazione di portali d’informazione”
“Sono emersi questi problemi, ma c'è anche un aspetto positivo: la minoranza possiede un quotidiano, diversi settimanali, diverse case editrici; si tratta quindi di una minoranza che dal punto di vista dei media è molto viva e molto creativa, sa creare, sa comunicare, riesce a pubblicare tantissimi libri e coinvolgere un sacco di persone”.
“Il volume porta alla luce problemi, ma rileva anche la vivacità di una minoranza che comunque continua a produrre informazione a produrre libri e a creare nuovi lettori”.

Alessandro Martegani