Foto: DZ/Klara Gojčič
Foto: DZ/Klara Gojčič

Il difensore civico Peter Svetina ha ribadito che per risolvere i problemi che riguardano il rispetto dei diritti umani ci vogliono coraggio e determinazione invitando le istituzioni, preposte, il Governo e i singoli ministeri, a fare di più. Di anno in anno si ripetono le violazioni, vengono richiamati gli stessi dicasteri, le raccomandazioni presentate dall'ufficio dell'ombudsman, ha detto, non vengono prese in considerazione. Lo scorso anno nella maggior parte dei casi hanno riguardato il Ministero del lavoro, la famiglia gli affari sociali e le pari opportunità, del Ministero della salute, le Unità amministrative, i comuni, gli ispettorati per l'ambiente e i Centri per l'assistenza sociale, ha elencato Svetina.

Il tutore si è rammaricato per la lentezza dei procedimenti giudiziari, per l'inadeguatezza dei centri di detenzione, delle strutture per gli anziani, la poca sensibilità nei confronti delle persone con disabilità e con disturbi cognitivi e le loro famiglie, soprattutto quanto si tratta di bambini. L'insufficenza dei programmi si sostegno per i ragazzi con bisogni particolari nelle scuole. In Slovenia abbiamo urgentemente bisogno di forme alternative di assistenza per le persone non autoffufficenti, ha evidenziato il difensore civico, sono aumentate le forme di violenza e discriminazione nei confronti degli anziani e dei giovani, parlando di violenza minorile nelle scuole. Tolleranza zero nei confronti di ogni forma di violanza, ancora Svetina, ma dalle parole dobbiamo passare ai fatti. Il rapporto 2022 ha ricordato Svetina è il primo dopo 2 anni di covid, lo scorso anno sono ripresi gli incontri a livello locale, ed eseguito visite, nella maggior parte dei casi a sorpresa nelle stazioni di polizia e nelle residenze per anziani.

Nel capitolo dedicato alle minoranze il maggior numero di istanze ha riguardato la violazione dei diritti dei rom, in particolare ha messo in evidenza la piaga dei matrimoni forzati e precoce delle bambine rom. (ld)