Una nuova forma di comunicazione transfrontaliera in grado di offrire informazioni e intrattenimento a tutti gli abitanti delle zone di confine del Friuli Venezia Giulia.
È questo, alla fine, l’obiettivo della proposta elaborata da Cgil, Cisl, Uil e Assostampa del Friuli Venezia Giulia in vista della scadenza del contratto di servizio Rai e delle convezioni che regolano l’offerta di programmazione in sloveno e friulano per il periodo 2023-2028.
Di fatto, dal 1999 la tv sperimentale, che offre quattro ore di programmazione televisiva sul canale tre bis, ritrasmettendo anche i Tg di Tv Capodistria, non si è mai evoluta, e le organizzazioni dei lavoratori pensano che sia giunto il momento di fare un salto di qualità e sviluppare un reale sistema informativo radio televisivo transfrontaliero.
Cgil, Cisl, Uil e Assostampa, dopo il convegno organizzato a Nova Gorica la scarsa primavera, (una scelta, quella di organizzare l’evento in Slovenia, anche se a pochi metri dal confine, che non ha mancato di creare qualche riserva, ha detto Jan Leopoli, della SLC CGIL), hanno elaborato una serie e di proposte di modifica alle convenzioni che puntano a potenziare strumenti e minutaggio dell’informazione in sloveno e friulano, aumentando anche le collaborazioni fra le aziende che producono informazione e contenuti da entrambe le parti del confine.

Fra le proposte, accanto alle modifiche delle convezioni, un rafforzamento della programmazione in lingua friulana, la creazione di una commissione paritetica che funga da motore, ma anche da organismo di controllo, e attenzione all’uso dei fondi che la Rai destina ogni anno alle trasmissioni nelle lingue minoritarie.
Dopo lo spegnimento dei ripetitori in onde medie in Italia, è inoltre ritenuta fondamentale la creazione di una rete Dab, i protocollo di radio digitale, per diffondere a basso costo e in modo capillare il segnale in Friuli Venezia Giulia, e nelle aree di Slovenia e Croazia dove è presente la minoranza italiana, e l’avvio di collaborazioni con le altre radio per create una vera e propria rete transfrontaliera, che non si limiti a ritrasmettere, ma crei anche programmazione in collaborazione fra i vari soggetti. Per attivare la rete Dub è però necessario un accordo fra broadcast pubblici transnazionali: proprio su questo tema il consigliere regionale Marko Pisani ha annunciato di aver inviato una lettera a Lubiana, per sottolineare l'importanza di un accordo sul canale Dub.
Su questa linea anche il Presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, che in un messaggio inviato ha manifestato piena adesione al progetto, auspicando la creazione di una TV e radio transfrontaliera e, nell’immediato, proponendo di riaccendere le onde medie, almeno finché non ci sarà un'attivazione del Dab e di consentire la visione dei programmi di TV Capodistria sul digitale terrestre in tutto il triveneto. “Per la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e in Slovenia – ha detto Tremul - è importante che, in questo contesto, si rafforzi la collaborazione tra la RAI, la RTV di Slovenia e la HRT della Croazia con lo scambio e la coproduzione di programmi in favore delle rispettive minoranze nazionali e linguistiche presenti sul territorio transfrontaliero tra il Friuli Venezia Giulia e la regione istro-quarnerina”.
Per quanto riguarda il friulano, sia i rappresentanti dei sindacati sia i politici presenti hanno concordato sulla necessità di far partire subito degli spazi informativi in marilenghe, un servizio atteso ad anni e che non può più essere rinviato.
Fra necessità sottolineate anche un’ operazione di messa in rete del vasto archivio della Rai, in gran parte ancora su nastro, per rendere questo patrimonio culturale fruibile in modo immediato soprattutto a scuole e istituzioni culturali.
Ai molti politici presenti all’incontro è stato chiesto un impegno per tradurre in norme approvate le proposte, per arrivare all’appuntamento con Nova Gorica - Gorizia 2025 con un sistema informativo che interpreti realmente la transnazionalità dell’area a cavallo fra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia.

Alessandro Martegani