Il 2024 porta diverse novità, sia sul piano internazionale che quello nazionale. Per la seconda volta nella sua storia la Slovenia diventa membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il Paese è stato eletto per un mandato di due anni con il voto di ben 153 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. "Non saremo dei semplici osservatori, ma parteciperemo attivamente ai lavori dell'alto organismo con senso di responsabilità" ha detto ieri il premier Robert Golob. "La situazione nel mondo è molto complessa - gli ha fatto eco la Ministra degli esteri Tanja Fajon, annunciando da parte della Slovenia un ruolo nel Consiglio di sicurezza "aperto e costruttivo a difesa della pace, della sicurezza e dei diritti umani".
Con oggi cessa ufficialmente di esistere la repubblica separatista del Nagorno-Karabakh, area dell'Azerbaigian che ha visto recentemente l'esodo di 100 mila armeni che lì risiedevano. L'alleanza Brics diventa una realtà sempre di maggior peso sullo scenario internazionale. Da oggi ne fanno parte anche Egitto, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati arabi uniti. In Slovenia entra in vigore la Legge sull'approvigionamento a lungo termine. Archiviata inoltre l'assicurazione sanitaria integrata, si passa a un contributo sanitario obbligatorio. (a.c.)

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu in sessione - Foto: EPA
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu in sessione - Foto: EPA