Si protrarrà fino ad aprile, al Civico museo Winckelmann a Trieste, la mostra "Histri in Istria", panoramica storico-culturale di una civiltà antica che ha dato il nome alla penisola istriana e che ci racconta un periodo storico di oltre 3000 anni fa.

Realizzata dalla Comunità Croata di Trieste insieme al Museo archeologico dell'Istria di Pola e in collaborazione con il Comune di Trieste, l'esposizione presenta oltre 200 reperti che sono il risultato di lunghe attività di ricerca e di scavi nelle ricche necropoli e tombe degli Istri. Il percorso testimonia le usanze di questo popolo, con oggetti della quotidianità come le situle, ossia i vasi di bronzo il cui decoro rappresenta scene di vita quotidiana. Di particolare interesse, poi, anche il modello della nave degli Istri, imbarcazione rinvenuta nel mare di Zambrattia -paesino del Comune di Umago-, e che si fa risalire al 1200 a. C. Lunga circa dieci metri, è uno dei pochi esempi rappresentativi di una tecnica di costruzione utilizzata in un'epoca così antica: l'imbarcazione è costruita senza chiodi e le sue tavole di legno sono assemblate soltanto con cordame.

Gli Istri abitavano i castellieri, nei quali nel corso dei decenni gli archeologi, scavando hanno rinvenuto diverse necropoli. Il focolare era il luogo principale, deputato ai pasti, al ritrovo e al riscaldamento grazie a piccoli forni murati, uno dei quali in esposizione al museo. Pezzo principe dell'intera mostra è la tomba esplorata nel 1981 nelle fondamenta del tempio romano a Nesazio, capitale degli Istri, espugnata nel 177 a. C. Moltissimo il materiale archeologico recuperato, come gioielli, utensili e strumenti musicali.

Una parte della mostra infine è dedicata alla cultura dell'aldilà grazie ai reperti dei sepolcri che richiamano ai riti ella cremazione e alla consuetudine di deporre nelle tombe oggetti simbolici appartenuti al defunto.

Dopo quella sui Gepidi, l'esposizione "Histri in Istria" è la seconda tappa di una trilogia di mostre dedicate ai popoli protostorici della Croazia e prevede per il mese di gennaio alcuni eventi collaterali in programma a Palazzo Gopcevich.