"Sono serena perché ho sempre agito in buona fede. Ho piena fiducia nell'attività della magistratura”. Sono parole neutre, affidate a una tradizionale nota, e non a un post su Instagram, simili a quelle che pronuncerebbe un politico sottoposto a indagine e non una professionista della comunicazione, quelle con cui Chiara Ferragni ha commentato la conferma dell’avvio di un’indagine per truffa aggravata nella vicenda del pandoro Balocco.
Le accuse dovranno in ogni caso essere ancora sottoposte al vaglio di un giudice, ma intanto la procura di Milano, che ha esaminato documenti e perfino le mail e i messaggi scambiati fra le società dell’influencer e la Balocco, ha indagato sia Chiara Ferragni, sia l’amministratrice delegata dell’azienda dolciaria, Alessandra Balocco, nell’indagine sul pandoro Pink Christmas by Ferragni.
La Guardia di finanza ha prelevato documenti nello stabilimento Balocco, che per l’accusa confermerebbero che nella campagna si fosse volutamente lasciato intendere che acquistando il pandoro si sarebbe sostenuto un ospedale infantile, anche se in realtà la vendite non avevano alcuna relazione con la somma destinata alla beneficenza, già stabilita prima della campagna.

Una circostanza che in realtà Balocco e Ferragni, che saranno chiamati presto dalla procura di Milano a rispondere per chiarire gli aspetti della vicenda, non hanno mai negato, interpretando però il caso come “un errore di comunicazione”.
E proprio sulla comunicazione si sta combattendo una battaglia al momento ben più importante per entrambi gli indagati, quella dell’immagine pubblica: se infatti la Balocco ha sottolineato in una nota la propria moralità e la volontà di continuare a offrire prodotti di qualità per il bene dell’azienda e di chi ci lavora, Chiara Ferragni è alle prese da settimane con una tanto delicata quanto evidente strategia per allontanare da sé il sospetto di aver sfruttato lo strumento della beneficenza solamente per arricchirsi.
Dopo il video in cui appariva struccata e con abiti apparentemente dimessi (modelli poi andati naturalmente a ruba sui siti di vendita on line subito dopo), scusandosi dell’accaduto, e il black out su Instagram per due settimane, è riapparsa sullo sfondo in un video di Natale del marito Fedez, e poi negli ultimi giorni ha postato un paio di foto, Nell’ultima si vedono un cuore, la scritta “Addicted to love”, "Gelato and family", e una coppa di gelato, a sottolineare la serenità familiare, confermando una linea di difesa già sperimentata, quella di portare l’attenzione sugli affetti familiari per far emergere l’immagine della donna attenta alla famiglie e affettuosa con i figli, piuttosto che il volto dell’imprenditrice coinvolta nel pasticciaccio Balocco, che fra l’altro non sarebbe nemmeno l’unico.

Chiara Ferragni nel video di scuse
Chiara Ferragni nel video di scuse

Secondo il Fatto Quotidiano, giornale che ha sollevato il caso e che sta indagando a fondo sulle campagne in cui l’influencer è stata coinvolta, lo stesso “errore di comunicazione” sarebbe stato commesso anche per una campagna di vendita della bambola Trudy con le fattezze di Chiara Ferragni, una linea brandizzata dei biscotti Oreo, e una vendita di vestiti usati.
In attesa delle decisioni della magistratura, un processo a carico di Chiara Ferragni è però già partito, quello sui social, dove naturalmente abbondano reazioni, commenti, messaggi di sostegno, accuse e condanne più o meno garbate, anche da parte di personaggi pubblici che, non si capisce poi perché, sembrano desiderosi di far sapere la propria opinione, alimentando una tempesta mediatica che, perlomeno in questo caso, la diretta interessata vorrebbe evitare, ma che era inevitabile per una persona che ha fatto la propria fortuna proprio sugli spietati meccanismi del web e dei social.
Alcuni contraccolpi si sono già manifestati: dopo la Safilo, che ha interrotto il rapporto con la propria testimonial subito dopo la mega multa dell’Antitrust, anche la Coca Cola ha annunciato di aver bloccato uno spot in cui l’influencer faceva da testimonial e che avrebbe dovuto essere diffuso a fine mese.
Paradossalmente invece le confezioni del pandoro 'Pink Christmas' di Chiara Ferragni e Balocco, che, è bene sottolinearlo, erano andate sugli scaffali dei negozi nel Natale 2022, e quindi sono ampiamente scadute, vengono ormai vendute sui siti di compravendita on line a un prezzo che può arrivare fino a 250 euro.

Alessandro Martegani