Già protagonista del panorama artistico e culturale italiano, Palazzo Zabarella si conferma primattore in un dialogo internazionale, con enti di grande caratura.
La mostra partita lo scorso dicembre si concluderà il 12 maggio e vede opere provenienti dal Brooklyn Museum, che vanta 140 mila oggetti di ogni epoca e latitudine.
Oltre a Monet e Matisse, si potranno ammirare quadri di Boldini, Degas, Cezanne e molti altri. Quattro le sezioni che ospitano 59 opere di 45 artisti; Paesaggio, Natura morta, Nudo e Ritratto.

Il percorso si apre con Corot e Courbet, volti come i primi impressionisti, a rappresentare la realtà senza i filtri accademici, per concentrarsi su soggetti della vita quotidiana. Ma non solo. Celebra anche la Francia come centro artistico del modernismo internazionale dalla metà dell'Ottocento alla metà del Novecento.

L'esplosione dell'impressionismo, dopo aver subito il rifiuto e le critiche dei Salon parigini e dopo una breve gestazione negli studi del fotografo Nadar, divenne poi scuola e maniera senza mai uniformarsi ai canoni del tempo semmai si antepose alle tetre scene religiose e mitologiche preferendo una pittura en "plain air" ovvero, all'aria aperta, ariosa, luminosa. Ne segue il post-impressionismo tendenza artistica che supera i concetti dell'Impressionismo, conservandone solo alcune caratteristiche, per scavare più a fondo nella libertà del colore avventurandosi verso strade non ancora percorse.

Sottotraccia scorre il tema del collezionismo, ovvero da quando i magnanti americani s'innamorano dell'arte della Ville Lumiere, preferendola a quella del naturalismo, in voga al tempo.

Claude Monet,
Claude Monet, "Le Grand Canal" (1908)