Foto: Radio Capodistria
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Un incontro politico cui non ha presenziato la ministra, che pure aveva assicurato la partecipazione. Eppure la riunione ha avuto risvolti operativi e pratici che lasciano ben sperare per uscire dall'empasse che si era creata in merito alla questione delle targhe per odonimi e toponimi storici nel comune di Capodistria. Nonostante l'assenza di Vrečko, la trasferta a Lubiana del deputato Felice Žiža, che ha organizzato l'incontro, del presidente della Comunità autogestita nazionale di Capodistria, Alberto Scheriani, in qualità di membro della Commissione comunale per la per la nazionalità, e di Damian Fischer, presidente della Commissione comunale della toponomastica, ha portato una schiarita su una questione che rischiava di diventare sempre più complessa. Ai nostri microfoni Žiža ha dichiarato: "L'incontro direi che è andato bene, cìera il Segretario di Stato Marko Rusjan, non c'era la ministra. Abbiamo aperto nuove possibilità di dialogo in modo da risolvere le difficoltà che sono emerse, e per farlo abbiamo proposto delle soluzioni concrete. Per noi sono le uniche accettabili, e in sostanza prevedono che il toponimo deve rimanere in lingua originale e non può essre assolutamente tradotto".
Soddisfazione anche nelle parole di Scheriani, che spiega: "quello che è importante dell'incontro odierno, che se vogliamo è stato un incontro più politico, è che siamo stati in grado di spiegare ed esporre il nostro punto di vista. E quindi dalla nostra posizione è derivato anche il fatto che si faccia un passo indietro, e da un punto di vista tecnico si faccia un passo indietro. Quindi mi aspetto che dall'ufficio del Segretario di Stato (Marko Rusjan) e dalla Commissione toponomastica del nostro Comune nasca un dialogo e si spieghino le nostre perplessità. Al contempoo, auspico che vengano inviati all'ufficio del segretario quei documenti che, finora, nono sono stai presi in considerazione dall'ispettorato, perché secondo noi sono documenti molto importanti".
L'esecuzione dell'accordo, e quindi il lavoro operativo vero e proprio, spetta a Fischer, che dice: "Penso che sia emerso un discorso abbastanza propositivo, sono abbastanza soddisfatto. Anche se l'assenza della ministra (Vrečko) potrebbe aver inizialmente pesato, devo riconoscere che con il Segretario di Stato c'eè stato uno scambio di contatti e riferimenti per contattarci al più presto ed essere operativi, perché il termine di maggio per togliere le tabelle, o comunque modificarle e sostituirle, è dietro l'angolo. La soluzione che noi proponiamo è non solo di non togliere le targhe con odonimi storici, ma addirittura di aggiungerne, con riferimenti storici, informativi e se vogliamo anche turistici". E sulla tempistica illustra così i prossimi passi: "Molto concretamente io sarò in contatto con il ministero della Cultura, con il sottosegretario, e comincerò a mandare tutti i materiali che riguardano le tesi storiche e linguistiche legate a questi odonimi storici, per cominciare a mettere insieme i materiali per arrivare un domani alla posa, al posizionamento di queste targhe."

Valerio Fabbri