Foto: MMC RTV SLO
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Si allarga anche agli esponenti di governo l'inchiesta della procura di Perugia, resa nota dalla denuncia del ministro della Difesa, Guido Crosetto, su un'anomala attività di spionaggio a suo danno.

Partendo da ciò l'indagine in corso è stata estesa ad altri esponenti politici di primo piano, soprattutto di centrodestra. Tra i nomi di maggiore spicco il sottosegretario alla presidenza del consiglio Fazzolari, dei ministri delle Imprese e dell'Agricoltura, rispettivamente Urso e Lollobrigida - tutti e tre di Fratelli d'Italia -, della ministra del Lavoro Calderone e del sottosegretario leghista Durigon. Sotto osservazione pure il vicepresidente della Camera Rampelli.

In precedenza, erano emersi altri nomi di celebrità spiate, da quello del presidente del Senato La Russa all'ex premier Renzi fino a personaggi dello sport come Cristiano Ronaldo, Francesco Totti e Massimo Allegri, dell'economia come Bonomi, Moratti, Centofanti e dello spettacolo come Fedez.

A tenere illecitamente sotto osservazione queste personalità erano il finanziere Pasquale Striano ed il pubblico ministero Antonio Laudati, entrambi all'epoca in servizio alla Procura nazionale antimafia. Ora il caso andrà sul banco delle commissioni parlamentari di inchiesta e del Consiglio superiore della magistratura. Gli stessi procuratori di Perugia Raffaele Cantone e dell'Antimafia Giovanni Melillo hanno chiesto di essere sentiti dal Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, dal presidente della Commissione antimafia e da quello del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

La Lega è partita subito all'attacco visto che i dati "spiati" sarebbero soprattutto di cittadini di centrodestra e in particolare politici e persone vicine al Carroccio, chiede al Copasir di approfondire la questione "in dettaglio fino alla completa chiarezza sui fatti, a partire dalle audizioni dei vertici presenti e passati della guardia di finanza e dell'Antimafia. Siamo di fronte a un attacco alla Repubblica e alla democrazia".
Il partito ha reso noto che "è pronto a denunciare ed a chiedere risarcimento danni a tutti i livelli, nessuno escluso", con Salvini che parla di uno "scandalo incredibile".

Davide Fifaco