Piazza Tito, prima Piazza del Duomo, prima ancora, in età medievale, semplicemente Platea communis (piazza pubblica). È il cuore di Capodistria, e della città antico capoluogo dell'Istria veneta offre scorci tra i più suggestivi, con il Palazzo pretorio emblema del Comune, la graziosa Loggia, la cattedrale dell'Assunta che vi prospetta con la sua facciata esempio armonioso di incrocio di stili, gotico nella parte inferiore, rinascimentale in quella superiore.

Ma quale aspetto aveva l'area della piazza prima delle edificazioni quattro-cinquecentesche che vediamo oggi? Intanto, si trattava di uno spazio più aperto, e una sorta di grande e vivace mercato pubblico, con il Fontico, con edifici commerciali privati e con botteghe che occupavano il portico, poi demolito, dell'originario duomo romanico. Sul lato ovest si trovavano le prigioni e una chiesa dedicata a Santa Caterina, sul lato sud il palazzo comunale, antecedente del Pretorio.

Di tutto questo rende conto una mostra appena allestita nella Loggia vecchia nell'ambito delle celebrazioni per i 1500 anni di Capodistria, "L'archivio e la piazza". L'esposizione, strutturata su una serie di pannelli, e visitabile fino al 3 aprile, è a cura del Centro di studi storici comparativi dell'Università di Lubiana, impegnato in due distinti progetti di ricerca che riguardano la città, l'uno inerente il Palazzo pretorio, l'altro la morfologia urbana di Capodistria nel tardo medioevo. Il team di curatori sta scandagliano diverse fonti archivistiche, in particolare l'Antico archivio municipale di Capodistria, i cui documenti datano a partire dal 1381 e sono oggi conservati all'Archivio di Stato di Venezia, mentre per il periodo precedente il riferimento privilegiato è l'Archivio diocesano.

Speciale interesse è rivolto dagli studiosi a contratti di compravendita, pagamenti di prestazioni eseguite, e ad altre testimonianze ancora, come - per fare un esempio - la deliberazione (citata in mostra) del Collegio alle biave, che nel 1497, riunitosi nella sala del consiglio maggiore, vieta agli abitanti di Muggia e di altre zone infette di commerciare a Capodistria, una misura di sanità pubblica in tempi in cui imperversavano le epidemie di peste e altri morbi.

A corredo dell'esposizione, una visita guidata della piazza è in programma mercoledì 20 marzo, alle ore 16.