Foto: Reuters
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La Cina ha ulteriormente intensificato la sua presenza nel Mar Cinese Orientale, inviando nelle ultime ore 26 aerei militari e dieci navi da guerra nello Stretto di Taiwan. Il ministero della Difesa taiwanese precisa che sette aerei hanno oltrepassato la linea mediana dello Stretto, che funge da confine territoriale non ufficiale con la Cina, mentre altri 14 sono stati rilevati nella Zona di Identificazione della sua Difesa Aerea. Dall'inizio di marzo, 151 aerei e 85 navi cinesi sono stati inviati nello Stretto. Pechino rivendica l'isola come una "parte inalienabile" del suo territorio. Al contempo, gli Stati Uniti continuano a sostenere Taiwan con forniture militari, nonostante non riconoscano formalmente la sua indipendenza. Recentemente, il Pentagono ha approvato la vendita di sistemi avanzati per l'elaborazione dei dati tattici del valore di 75 milioni di dollari, al fine di potenziare le capacità difensive dell'isola. Questa è la tredicesima fornitura di sistemi militari a Taiwan dall'inizio dell'amministrazione Biden, evidenziando il crescente sostegno degli Stati Uniti in un contesto di tensioni crescenti nella regione. Inoltre, il Senato degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto supplementare di 95 miliardi di dollari per sostenere Ucraina, Israele e la sicurezza nella regione Indo-Pacifica, che include anche aiuti per Taiwan.

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Pressoché contemporaneamente, la Corea del Nord ha risposto con un'esercitazione militare terrestre alle manovre congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti. Kim Jong-un, leader nordcoreano, ha personalmente partecipato a una di queste esercitazioni, durante la quale è stato testato un nuovo tipo di veicolo corazzato; riferisce l'agenzia statale KCNA. Le operazioni hanno coinvolto la Divisione Corazzata 105, nota per aver occupato Seul durante la Guerra di Corea del 1950. Kim Jong-un ha enfatizzato il significato simbolico di questa unità, ribadendo il potere della Corea del Nord, che come afferma - "Tiene sempre sotto tiro la capitale nemica".

Corrado Cimador