Un momento del discorso d'apertura della undicesima edizione dell'Italian Business Forum, nell'aula magna dell'istituto Jožef Stefan,, da parte del presidente del Forum italo-sloveno, Jurij Giacomelli Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Un momento del discorso d'apertura della undicesima edizione dell'Italian Business Forum, nell'aula magna dell'istituto Jožef Stefan,, da parte del presidente del Forum italo-sloveno, Jurij Giacomelli Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

Due giorni suddivisi fra dibattiti pubblici, scambio di conoscenze e incontri bilaterali per affrontare uno dei temi più importanti della nostra contemporaneità. E' così che il Forum italo-sloveno ha deciso di organizzare l'XI edizione dell'Italian Business Forum, che quest'anno ha voluto far coincidere con la Giornata della ricerca italiana nel mondo, omaggio al giorno di nascita del genio di Leonardo da Vinci. D'intesa con la sede di Lubiana dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), infatti, il Forum ha voluto cogliere la celebrazione ideata dalla Farnesina nel 2018 per promuovere l'immagine dell'Italia che produce scienza e innovazione di qualità e affrontare così le tante sfaccettature che accompagnano il dibattito su ricerca, innovazione e intelligenza artificiale. Il presidente del Forum italo-sloveno, Jurij Giacomelli, illustra così l'iniziativa: "questa edizione dell'Italian Business Forum rappresenta un traguardo molto importante per noi, che è sempre stato incentrato alla ricerca e all'innovazione, dove siamo stati sempre posizionati molto bene. La collaborazione con tutte le istituzioni italiane - Ambasciata, ICE, Istituto italiano di cultura - e lo stesso istituto Jožef Stefan, che anche quest'anno ci ospita, sta lì a dimostrarlo. Però parleremo anche di altre conseguenze importanti di questa discontinuità tecnologica che tocca anche le imprese, le banche e molti altri ambiti che cercheremo di esplorare".
Una cooperazione tecnologico-scientifica fra i due paesi, quindi, che poggia su un quarto di secolo di esperienza, soprattutto grazie ai progetti co-finanziati dall'Unione europea e destinata a crescere grazie alle numerose sinergie ancora da sviluppare fra Italia e Slovenia.
Il direttore dell'ICE, Giacomo Ricciotti, ai nostri microfoni si sofferma sulla seconda giornata di lavori che si concentrerà sulle declinazioni industriali dell'intelligenza artificiale, tramite due supercomputer, uno italiano e uno sloveno: "il tema che portiamo a questo convegno è proprio quello dei due supercomputer. Sappiamo che c'è il supercomputer Leonardo, sviluppato da Cineca al tecnopolo di Bologna, e il supercomputer Vega, che è ubicato a Maribor, sviluppato dall'Istituto Jožef Stefan inseme all'istituto Isu. E' un'ottima collaborazione, ovviamente questa cooperazione rientra in un progetto europeo, EURO-HPC, che coinvolge 9 stati europei. Quello che vogliamo capire è come queste risorse possano essere messe al servizio delle aziende".

Valerio Fabbri