Foto: Reuters
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"Dichiaro cinque giorni di lutto ed esprimo le mie condoglianze al caro popolo iraniano", ha detto la guida suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, dopo aver confermato la morte del presidente, Ebrahim Raisi. Khamenei ha descritto il defunto capo dello Stato come instancabile e ha affermato che con la sua morte il popolo iraniano ha perso una "persona preziosa e sincera".
Presto saranno resi noti il luogo e l'ora della cerimonia funebre di Raisi. A bordo dell'elicottero precipitato si trovavano, oltre al presidente, anche il ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian, il governatore della provincia dell'Azerbaigian orientale e l'imam della città di Tabriz. Tra i corpi carbonizzati anche le guardie del corpo di Raisi, un generale, un membro delle guardie rivoluzionarie, il pilota, il copilota e il tecnico di volo.
In base alla Costituzione iraniana, il voto per eleggere il nuovo capo dello Stato potrebbe tenersi a giugno o a luglio, comunque entro 50 giorni dalla morte di Raisi. L'agenzia di stampa Isna ha confermato che sarà il vicepresidente, Mohammad Mokhber, ad assumere le funzioni di presidente ad interim, un consiglio speciale, composto da tre persone deve intanto organizzare le nuove elezioni.
Uno dei primi leader a rendere omaggio al defunto presidente iraniano è stato il capo dello Stato indiano, Narendra Modi, che si è detto profondamente rattristato e scioccato dalla sua morte.
Il primo ministro iracheno, Mohammed Shia Al-Sudani, ha espresso le più sentite condoglianze e la sua solidarietà all’Ayatollah Khamenei, e alla nazione dell'Iran, al suo governo e al suo popolo. Il Pachistan osserverà una giornata di lutto, ha detto il premier, Shehbaz Sharif. Condoglianze e solidarietà arrivano anche da Emirati Arabi Uniti, Siria, Cina, Qatar, Russia, Turchia, Egitto, Bielorussia, Venezuela e altri paesi, ma anche da diversi movimenti quali Hamas, Hezbollah e Houthi. "Le loro famiglie sono nei nostri pensieri", ha detto il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. Solidarietà con il governo ed il popolo iraniano arriva anche dalla premier italiana, Giorgia Meloni.