Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Da oggi in Slovenia sono nuovamente sospese le lezioni in presenza per il primo triennio delle scuole elementari. Il decreto riguarda le regioni che sono finite sulla lista nera, tra cui la costiero-carsica. Secondo i genitori, ma anche diversi insegnanti e presidi, se prolungata ulteriormente, la didattica a distanza rischia di avere pesanti conseguenze sull'insegnamento.
"Con le attuali misure restrittive, in Slovenia la pandemia potrebbe finire tra maggio e giugno". Lo ha dichiarato il direttore dell'Istituto Nazionale di Sanità Pubblica, Milan Krek, sottolineando, però, che se la variante inglese dovesse diffondersi, già a fine febbraio potrebbe verificarsi la terza ondata. Intanto, sono 353 i nuovi contagi registrati in tutta la Slovenia, ma nessuno nel Capodistriano.
Diverse centinaia di persone hanno manifestato stamane a Capodistria, Portorose ed Erpeglie per protestare contro la decisione del Governo sloveno di sospendere nuovamente, da domani, le lezioni in presenza per gli alunni del primo triennio delle scuole elementari. Il provvedimento, che sta suscitando molte polemiche, è stato adottato per le regioni statistiche in cui il quadro epidemiologico è peggiorato, tra cui la carsico costiera, ritornata nella cosiddetta fascia nera. Dopo un lungo periodo di didattica a distanza, la settimana scorsa le prime tre classi delle elementari avevano riaperto i battenti.
Il quadro epidemiologico in Slovenia: pochi i test effettuati, come accade del resto ogni fine settimana.
In lieve calo il numero dei contagi e dei decessi in Italia. I nuovi casi rilevati nelle ultime 24 ore sono 11.252, oltre mille in meno rispetto ai 12.715 dell'ultimo rilevamento. Diminuiscono le vittime: 237, il numero più basso del nuovo anno. Minore il numero dei tamponi eseguiti, 213.364 rispetto ai quasi 300mila del giorno prima, come accade sempre nel weekend. Di conseguenza è risalito il tasso di positività, attestatosi al 5,3%. 396 i nuovi contagi rilevati oggi nel Friuli Venezia Giulia, che da domani ritornerà in zona gialla, anche se il Governatore Fedriga ha emesso un'ordinanza tesa a rafforzare alcune misure preventive.
In Croazia molto probabilmente il censimento della popolazione verrà rinviato di alcuni mesi. Il rilevamento statistico in Croazia continua a comprendere anche i dati sull'appartenenza nazionale e linguistica, assenti in molti altri Paesi europei. Un aspetto che risulta essere di vitale importanza per le comunità nazionali e le minoranze linguistiche, compresa, ovviamente, la Comunità nazionale italiana in Istria, Fiume e Dalmazia, le cui istituzioni da tempo stanno ponendo in rilievo la necessità di prepararsi all'evento con un approccio adeguato, regole e forme di partecipazione che garantiscano i diritti e la libera scelta dei connazionali. Tutto lascia ritenere che si svolgerà dopo le elezioni amministrative di maggio.
Le restrizioni anti-covid in tutta Europa stanno esasperando la popolazione in molti Paesi. Manifestazioni di piazza e scontri con la polizia si sono avuti oggi in Francia e Belgio. E i ritardi sulle forniture dei vaccini da parte delle case farmaceutiche non aiutano ad allentare le tensioni.
Attendono ancora una valorizzazione le numerose edicole votive presenti nel centro storico di Capodistria, alcune notevoli anche dal punto di vista artistico, ma importanti soprattutto quali testimonianze di una religiostità antica e popolare. Qualche anno fa è stata recuperata l'edicola in Bossedraga, per il resto prevale il degrado, con tabernacoli vuoti, senza Madonne e santi.
Scatta nella nostra regione la Costiero-Carsica, e in quella della Sava Centrale, il passaggio alla fase nera e la conseguente richiusura di tutte le attività, considerate non essenziali, che avevano aperto da poco. Ritorno della didattica a distanza da lunedì anche per gli alunni del primo triennio delle elementari. Una novantina i nuovi contagi in regione, 1290 quelli registrati nelle ultime 24 ore a livello nazionale. In tutto il paese diminuiscono però i ricoverati, anche nelle terapie intensive.
Lieve discesa del numero di contagi e dei decessi in Italia. I nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono 12.715, rispetto ai 13.574 della rilevazione precedente. 298.000 i tamponi effettuati. 421 i nuovi decessi. In calo anche il tasso di positività, al 4,3%. Da lunedì quasi tutta l'Italia diventa gialla, compreso il Friuli Venezia Giulia. Cinque le regioni che resteranno arancioni. Via libera dell'Agenzia italiana del farmaco al vaccino AstraZeneca per tutte le fasce d'età anche se il consiglio è di somministrarlo agli under 55. 415 i nuovi contagi, su oltre 8000 rilevamenti fra tamponi e test rapidi, nel Friuli Venezia Giulia, dove però, secondo quanto rilevato dal vicegovernatore ed assessore alla salute Riccardo Riccardi è stata riscontrata la variante inglese del coronavirus nel sequenzamento genico del tampone di una persona giunta da Londra. Lunedì tornerà anche la didattica in presenza al 50% per gli studenti delle scuole superiori.
In Croazia resta stabile la curva dei contagi, 551 i nuovi casi positivi. Nella Regione litoraneo-montana si registrano 58 contagi e due decessi. In Istria soltanto 7 i nuovi casi positivi. Un decesso all'ospedale di Pola. Annunciate proteste dei ristoratori contro le nuove misure antiCovid in vigore da oggi.
È di oltre 2,2 milioni il bilancio dei morti provocati dal coronavirus a livello globale, mentre i casi di contagio superano i 102 milioni. A fronte dei dati ancora allarmanti, alcuni Paesi europei hanno deciso di introdurre questo fine settimana limitazioni più stringenti ai propri confini. Sul fronte vaccini resta alta la tensione tra la Commissione UE e il colosso farmaceutico Astrazeneca. Dopo i controlli imposti dall'Unione Europea all'export di prodotti verso Gran Bretagna, Bruxelles non imporrà, come annuciato, un analogo provvedimento verso l'Irlanda del Nord.
Neveljaven email naslov