È uscito per i tipi dell'editrice capodistriana Libris un nuovo volume della dialettologa Suzana Todorović, la studiosa che ha supportato l'Unione italiana nell'iter di riconoscimento in Slovenia dell'istroveneto come bene culturale immateriale di rilevanza nazionale. La pubblicazione, apparsa contemporaneamente in edizione slovena e italiana, si intitola "L'istroveneto nell'ambito degli altri idiomi delle località slovene costiere". Ieri la presentazione a Palazzo Pretorio di Capodistria, organizzata in collaborazione con la Comunità degli italiani Santorio Santorio. "Un volume che dà valore alla nostra storia", ha detto il vicesindaco e presidente della Santorio, Mario Steffè.

L'Istria è caratterizzata da una straordinaria ricchezza di tradizioni linguistiche e dialettali, un'area plurale dove si intrecciano da secoli idiomi di ceppo latino e di ceppo slavo, e la sua storia linguistica non si può comprendere appieno se non attraverso uno sguardo d'insieme. Suzana Todorović, dialettologa che insegna all'Università del Litorale, nelle sue ricerche sui dialetti del territorio è partita dalle varietà di matrice slovena per approdare quasi naturalmente a quelle di origine veneta, documentate finora anche sulla base di indagini svolte sul campo in una bella serie di libri in cui il taglio divulgativo nulla toglie al rigore scientifico. Una fotografia tra passato e presente, che coniuga notizie di carattere storico a informazioni e testimonianze raccolte dalla viva voce dei parlanti attivi. Il nuovo volume, uscito contemporamente in versione slovena e italiana (nella traduzione di Devana Jovan Lacovich e Laura Castegnaro) tira le fila dei lavori precedenti per andare a individuare con precisione l'area di diffusione del dialetto istroveneto sulla costa e nell'entroterra e la sua compenetrazione con saurino e risano, i sottogruppi dialettali, i tratti distintivi delle singole varietà, e punta a richiamare l'attenzione sulla posizione che l'istroveneto ( ancora oggi vitalissimo nella residua comunità italiana) ha avuto fino a metà Novecento, fino al grande esodo, quale unico dialetto parlato nei centri urbani costieri dell'attuale Slovenia. Un dato, questo, tuttora ignorato nelle mappe dialettali slovene, dove l'areale dell'istrosloveno arriva fino al mare. Una stortura a cui ha voluto rimediare Suzana Todorović, festeggiatissima ieri a Capodistria in occasione della prima presentazione del suo libro. Nelle parole del vicesindaco e presidente della Comunità degli italiani Mario Steffè, "un volume che dà valore alla nostra storia, al nostro essere capodistriani diversi e uguali allo stesso tempo."

Ornella Rossetto

Foto Radio Capodistria
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