Foto: EPA
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In un rapporto di Amnesty International risulta che l'Italia ha applicato una "gestione repressiva del fenomeno migratorio, con una progressiva diminuzione del rispetto verso i diritti umani nei confronti dei richiedenti asilo ed una retorica xenofoba nella politica". Intanto nelle ultime ore è stata sgomberata a Roma una ex fabbrica dove vivevano una quarantina di persone, principalmente nordafricani.

Non è un quadro positivo dell'Italia quello descritto dal rapporto di Amnesty International intitolato "La situazione dei diritti umani nel mondo. Il 2018 e le prospettive per il 2019", stilato in occasione del 70esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. Secondo la Ong l'attuale Governo si è distinto "per una gestione repressiva del fenomeno migratorio", in cui "le autorità hanno ostacolato e continuano a ostacolare lo sbarco in Italia di centinaia di persone salvate in mare, infliggendo loro ulteriori sofferenze e minando il funzionamento complessivo del sistema di ricerca e salvataggio marittimo". Parlando del Dl sicurezza, Amnesty afferma che contiene misure che "erodono gravemente i diritti umani di richiedenti asilo e migranti e avranno l'effetto di fare aumentare le persone in stato di irregolarità presenti in Italia". Il rapporto evidenzia inoltre che la "linea dura" dettata dal nuovo esecutivo sugli sgomberi "rischia di fare aumentare nel 2019 il numero di persone e famiglie lasciate senza tetto e senza sistemazioni alternative".

Intanto è stata sgomberata nelle ultime ore a Roma l'ex fabbrica di penicillina su via Tiburtina. L'edificio, ormai abbandonato da anni, era una delle occupazioni storiche della città, dove fino a qualche anno fa vivevano circa 400 persone, principalmente nordafricani, ma anche famiglie di italiani. Recentemente ne erano rimaste una quarantina. Nel palazzo è arrivato per un sopralluogo anche il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, mentre è stato contestato da un gruppo di migranti e militanti di Potere al Popolo Andrea Casu, il segretario romano del Pd; il partito è stato accusato di non aver mai fatto nulla per le persone residenti nello stabile negli anni in cui ha amministrato la Capitale.