Foto: EPA
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"Lysychansk è nostra! Le unità alleate sono già nella parte centrale della città", ha scritto il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, sul suo canale Telegram. Secondo le sue parole, la città viene ora liberata delle unità e dalle mine ucraine. "I nostri combattenti stanno utilizzando nuove tecniche di assalto ai quartieri della città, che stanno dando ottimi risultati", ha dichiarato ancora Kadyrov.
Il governatore dei Lugansk, Sergey Gaidai, ha intanto reso noto che "gli occupanti hanno aperto il fuoco con tutti i tipi di armi disponibili. Le case private nei villaggi attaccati stanno bruciando una ad una. Con una così alta densità di bombardamenti, abbiamo solo il tempo di recuperare i feriti", ha detto.
Il portavoce della guardia nazionale ucraina ha però affermato che "nei dintorni di Lysychansk gli scontri sono ancora in corso. Per fortuna la città non è stata conquistata ed è ancora sotto il controllo dell'esercito ucraino", ha aggiunto.
Il governatore della regione di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, ha fatto sapere al contempo che nella zona nell'ultima giornata sono stati sparati circa 270 missili di vario calibro. Secondo il governatore sono stati causati "danni alle infrastrutture", inoltre una donna è rimasta ferita.
Il portavoce del Ministero della Difesa di Kiev ha poi detto che le forze russe hanno distrutto due depositi di armi nei pressi della città di Mikolaiv, nel sud del Paese, e uno non lontano da Kharkiv, nell'Ucraina orientale.
I servizi segreti britannici ritengono che la Russia stia facendo uso di vecchi missili antinave durante gli attacchi a terra in Ucraina. La causa potrebbe essere una riduzione delle scorte di armi più moderne. Il documento dell'intelligence di Londra mette in guardia però dal rischio di danni collaterali a causa dell'imprecisa mira dei missili più vetusti.

E. P.