“Il contesto economico non permette il conseguimento dell'intesa tra i Chantiers de l'Atlantique e Fincantieri".
Con queste parole un comunicato diffuso al termine del colloquio tra il ministro dello Sviluppo Economico italiano Stefano Patuanelli, il ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire, e la Commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager, ha messo la parola fine a una trattativa durata tre anni e che era apparsa in salita fin dall’avvio.
Il colosso italiano delle costruzioni navali aveva avviato l’operazione sui cantieri francesi nel 2017, dopo un vertice bilaterale Italia-Francia, e la firma nel 2018 di un accordo che prevedeva l'acquisizione del 50 per cento dei Chantiers de l'Atlantique, controllati all’84 per cento dal governo francese, che non si era mai dimostrato entusiasta dell’ingresso di Fincantieri. Anche di recente il Senato francese aveva manifestato preoccupazione sui livelli occupazionali dei cantieri locali, ma c’era anche un problema di sicurezza, per il rischio che le tecnologie sviluppate in Francia fossero trasferite alla Cina a causa della joint-venture siglata tra Fincantieri e la Cina State Shipbuilding Corporation.
Sull’operazione però hanno pesato anche i dubbi di Bruxelles, che nel 2019 aveva aperto una procedura di verifica per possibili effetti distorsivi del mercato, senza però dare un parere definitivo, pur esprimendo “preoccupazioni sull’impatto di questa operazione”. I termini del negoziato erano stati prorogati per ben cinque volte, ma le incertezze sul futuro determinate dalla pandemia hanno affossato la trattativa: Italia, Francia e Bruxelles hanno quindi concordato sul fatto che “il contesto economico non permette il conseguimento dell'intesa tra i Chantiers de l'Atlantique e Fincantieri”.
Le strade dei due gruppi dunque si dividono e per ora la decisione non sembra aver impattato sulle aziende: Fincantieri ha addirittura guadagnato in borsa, mentre da Parigi ricordano che i livelli di ordini assicurano ai cantieri francesi tranquillità per i prossimi anni, ma è anche possibile che, a pandemia superata, il gruppo sia rimesso sul mercato.
Patuanelli e Le Maire hanno anche assicurato che questo passo non fermerà la collaborazione fra i due paesi in campo navale, e in particolare per i mezzi e le applicazioni militari.
Alessandro Martegani