Gli annunci di maggiori controlli ai confini a partire da oggi sembrano aver perlomeno provocato un effetto di auto limitazione.
Già nel fine settimana infatti i passaggi ai valichi fra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia si erano fatti meno frequenti, da una parte e dall’altra si notavano meno automobili con targhe del paese confinante, ma anche questa mattina, con la ripresa delle attività lavorative, il traffico sembra essersi molto ridotto.
Al valico di Rabuiese, che, come tutti quelli principali, rimane aperto 24 ore al giorno, è tornata la presenza di agenti che controllano che chi passa abbia o meno titolo, o la documentazione necessaria per farlo, ma niente code.
Deserte anche le attività commerciali sorte nei pressi del confine, dai distributori, ai bar ai negozi fino ai casinò, con parcheggi vuoti e con pochi o nessun cliente all’interno.

Anche a Basovizza, altro valico minore solitamente molto trafficato, si vedevano poche macchine. Qualcuno arriva, parcheggia per pochi secondi prima del confine senza nemmeno scendere dalla macchina e poi, vista l’assenza di controlli, riparte diretto ai distributori per fare benzina, ma si tratta di poche macchine isolate. Nessun controllo nemmeno al valico di Plavje.

Nessuna traccia di controlli nemmeno da parte delle forze dell’ordine italiane sul traffico in ingresso in Friuli Venezia Giulia.
Per ora tutto lascia pensare che chi nelle scorse settimane passava i confini per fare benzina o per altre commissioni, abbia rinunciato in questi giorni per vedere come si evolve la situazione, che però dalla prossima settimana vedrà un ulteriore inasprimento delle misure: accanto ai controlli ai confini, anche per transfrontalieri e studenti sarà previsto l’obbligo di presentare la documentazione che attesta la negatività al Covid con un tampone eseguito a non più di una settimana di distanza.

Alessandro Martegani