Foto: Reuters
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Purtroppo, Gianluca Vialli non è riuscito a vincere la battaglia contro il tumore al pancreas iniziata nel 2017. Dopo un periodo di tregua seguita alle cure, la malattia nelle ultime settimane è tornata con forza, non dandogli scampo. Recentemente aveva lasciato anche il proprio incarico nello staff azzurro del grande amico Roberto Mancini, proprio per l'aggravarsi delle sue condizioni.

Con Vialli se ne va uno dei calciatori più iconici e vincenti degli anni '90, una figura per certi versi unica nel panorama calcistico italiano. Carriera straordinaria la sua, iniziata con la maglia della propria città, Cremona, proseguita poi fino alle più alte vette del calcio italiano ed europeo, con Sampdoria, Juventus e Chelsea. Storico, in particolare, lo scudetto con la Sampdoria nel 1991, entrato nella leggenda, grazie al tandem dei "gemelli del gol" composto proprio da Vialli e Mancini. Qualche anno dopo, nel 1995, riportò il tricolore alla Juventus, vincendo inoltre la Champions League l'anno successivo. Emigrato al Chelsea, ha saputo farsi apprezzare anche in Inghilterra come calciatore e poi allenatore.

A tutto questo va aggiunta l'esperienza in Nazionale, prima nella splendida Under 21 di Azeglio Vicini, poi in quella maggiore con cui partecipa a un Europeo, nel 1988, e a due Mondiali, nel 1986 e nel 1990, quando forse subisce la peggiore delusione della carriera non riuscendo a incidere a Italia '90, soppiantato dalle notti magiche di Totò Schillaci. Abbandona per un feeling non particolarmente elevato con Arrigo Sacchi nel 1992.

Vialli nei suoi 19 anni di carriera da calciatore ha disputato tra Serie A, Premier e coppe europee 673 partite, segnando 259 gol. In azzurro vanta un bronzo a Italia 90, un argento e bronzo agli Europei U21 del 1984 e 1986 per un totale di 59 partite con la Nazionale maggiore e 16 reti. Si è ritirato il 1° luglio 1999. Da allenatore eccolo sulla panchina del Chelsea dal 1998 al 2000 (per sei mesi è stato sia tecnico che calciatore) e su quella del Watford nella stagione 2001-02. Nel 2015 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.

Dal novembre 2019 era entrato in Figc come capo delegazione azzurro, al fianco dell'amico di sempre Mancini, con il quale ha potuto alzare la Coppa vinta ai Campionati europei nell'estate del 2021, proprio nello storico stadio Wembley di Londra.

Davide Fifaco