E' stata un'edizione dell'EXPO molto particolare quella ospitata da Dubai. Si è infatti svolta nonostante le difficoltà legate alla pandemia, che hanno portato prima al rinvio di un anno e di seguito all'adozione di regole e protocolli specifici, ma anche al conflitto bellico, con numerosi attestati di solidarietà espressi dai visitatori sulle mura del padiglione ucraino. Il testimone passa al Giappone e a Osaka, che nel 2025 organizzerà l'EXPO per la terza volta. Il tema scelto è "delineare la società del futuro per le nostre vite".

Nel frattempo, si stanno delineando le candidature per ospitare l'edizione del 2030. Al momento pare difficile ipotizzare il successo di Mosca, Capitale della Russia, oppure l'ucraina Odessa. Rimangono da valutare le possibilità di Busan in Corea del Sud, vista la vicinanza con Osaka. Di conseguenza l'Arabia Saudita con Riyad e l'Italia con Roma sembrano le candidate più accreditate.

L'Arabia Saudita intende coronare la vision 2030, un piano di sviluppo strategico volto a diversificare l'economia e sviluppare vari settori, come sanità, istruzione, infrastrutture, attività ricreative e turismo. "Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione" è invece il tema scelto dall'Italia, che mette sul piatto il fascino senza tempo di Roma, partendo dall'esperienza acquisita con l'organizzazione dell'edizione del 2015 di Milano. In realtà Roma avrebbe dovuto ospitare l'edizione del 1942, cancellata dalla Seconda Guerra Mondiale.

Antonio Saccone

Foto: Reuters
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