Foto: Facebook/Humanitarček
Foto: Facebook/Humanitarček

L'associazione Humanitarček ha segnalato diversi casi in cui singole persone vengono nei centri dove sono immagazzinati gli aiuti ricevuti e raccolgono grandi quantità di oggetti donati per poi rivenderli. Ai centri di raccolta arrivano anche persone che non sono state colpite dalle alluvioni, avverte ancora l'associazione e chiede quindi controlli per le scorte e un'assegnazione mirata degli aiuti ricevuti.
Tra i casi elencati, quello di un uomo che ha portato via dal centro di raccolta 30 pale garantendo che le distribuirà alle famiglie colpite dalle intemperie, successivamente, proprio in occasione della Giornata della solidarietà, l'uomo stava rivendendo le pale in strada a Mozirje.
Una donna a Prevalje ha invece riempito la sua auto con vari detersivi. Un caso simile si è verificato anche a Komenda, successivamente una giovane stava rivendendo su internet i detersivi donati. Sempre a Prevalje una coppia di anziani è giunta con due automobili al centro raccolta ed ha letteralmente svuotato il magazzino degli oggetti donati. A Dravograd, una coppia di mezza età stava invece vendendo delle verdure donate agli alluvionati. Nella valle del Savinja, una donna si è fatta recapitare una grande quantità di lastre di gesso, nonostante, secondo quanto afferma l'associazione Humanitarček, nella sua casa sia stato allagato soltanto lo scantinato. A Sneberje ignoti hanno rubato dei deumidificatori lasciando nei magazzini solo scatole vuote.
Humanitarček ha quindi chiesto a tutti i coinvolti di restituire gli oggetti rubati, i centri raccolta sono infatti muniti di telecamere. "Gli abusi sono sempre più numerosi", ha affermato l'associazione chiedendo. Inoltre, l'associazione Humanitarček, insieme ad altre organizzazioni affidabili, sta facendo un elenco dei danni sulla base del quale con il primo settembre inizierà a raccogliere materiali per il risanamento che saranno poi distribuiti esattamente alle persone che ne hanno bisogno.