Negli ultimi anni il mondo è diventato sempre più instabile, complesso e soggetto a rapidi cambiamenti. Questo è quanto è merso al Forum strategico di Bled, dove si è parlato dell'immediato futuro di tutte le Nazioni, l'Ue in testa, che secondo i partecipanti devono rafforzare il proprio ruolo in questo contesto mutevole. Bisognerà essere determinati e chiari negli obiettivi. Si tratta dell'unica via efficace per dare forma al mondo di domani, promuovere gli interessi dei nostri cittadini, delle nostre imprese e delle nostre società e salvaguardare il nostro stile di vita.

Giudizi contrastanti sono stati espressi in merito al dopo Brexit, ossia dopo il 31 ottobre quando i Regno Unito abbandonerà definitivamente l'Unione Europea. L'uscita potrebbe concretizzarsi senza accordo o con un piano di accordo leggermente modificato.

Sul tema delle migrazioni è stato rilevato che dalla futura Commissione Europea si attende un approccio più concreto. Sarà necessario sviluppare ulteriormente una politica migratoria globale ed incentivare la cooperazione con i paesi di origine e di transito per contrastare la migrazione illegale e la tratta di esseri umani e garantire rimpatri effettivi.
L'alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani Michelle Bachelet ha avvertito che in un momento in cui il multilateralismo è sotto pressione, i diritti umani passano in secondo piano.

Nel corso del Forum è stata ribadita anche l'importanza dell'allargamento dell'UE e dell'inclusione dei Balcani occidentali. Nell'attuale contesto geopolitico l'allargamento sarà soggetto a molte pressioni, per questo motivo le riforme all'interno dei Paesi candidati vanno sostenute. L'UE deve concretizzare i propri impegni e avvalersi così in futuro di un partner importante come la regione dei Balcani occidentali.

Al Forum si è parlato anche di Nato e dell'importanza dell'alleanza Atlantica che quest'anno celebra il 70-esimo anniversario. Un'Alleanza che va sostenuta perché' capace di guardare e intervenire per fronteggiare tutta la gamma dei rischi e, rafforzarla verso il Mediterraneo e il Medio Oriente". È proprio dall'area mediterranea, infatti, che attualmente provengono le minacce più dirette alla sicurezza dei nostri cittadini, quali terrorismo ed estremismo violento, traffici illegali di ogni genere, tratta di esseri umani, proliferazione e commercio di armi.


Corrado Cimador


Foto: BoBo
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