Lo stanziamento complessivo è di circa 5,6 miliardi di euro, priorità è stata data alla modernizzazione della rete ferroviaria. Seguono investimenti nel traffico stradale, aereo e marittimo, ma con meno mezzi rispetto a quanto previsto dalla risoluzione riguardante il programma nazionale di sviluppo dell'infrastruttura viaria. La riduzione interessa in particolare il traffico su gomma. Da segnalare che il Consiglio dei Ministri ha anche approvato il rapporto relativo alla firma di un accordo con il governo croato per la costruzione di un ponte stradale al valico di Dragogna-Castelvenere. L'esecutivo ha poi esaminato e approvato la base negoziale che la Slovenia intende difendere al Consiglio Europeo nelle trattative finali sul Bilancio pluriennale dell'Unione Europea. La proposta messa a punto dalla presidenza di turno finlandese dell'UE non soddisfa la Slovenia, soprattutto nella parte relativa ai fondi di coesione. Già la prossima settimana si terrà un confronto preliminare a Bruxelles, al vertice comunitario, dove sarà presente il premier Šarec. Tra le altre decisioni del governo: luce verde alla strategia nazionale in funzione antiterrorismo e contro l'estremismo violento. Si vuole in questo modo definire una serie di provvedimenti per ridurre i rischi di possibili azioni terroristiche, garantendo la piena sicurezza di fronte a minacce estremiste. Si tratta di una strategia a scopo prettamente preventivo, si precisa, anche per impedire eventuali radicalizzazioni che potrebbero sfociare in violenza. Infine, varata la Strategia di tutela dei beni artistico-culturali per il quadriennio 2020-2023. È la prima volta che per il settore viene redatto dal governo un documento specifico; nelle precedenti legislature la salvaguardia dei monumenti era integrata in documenti che affrontavano la cultura in senso più generale.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Vlada RS/Nebojša Tejić/STA
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