Il prossimo 15 settembre la Slovenia celebrerà la Giornata dell'"annessione" e non più del "ritorno" del Litorale alla madrepatria o del popolo di riferimento (in sloveno 'matični narod'). Il parlamento di Lubiana ha infatti approvato con 38 voti a favore e 32 contrari l'emendamento alla Legge sulle Festività e i giorni non lavorativi presentato da un gruppo di deputati social-democratici e del partito Sinistra. Nel motivare l'iniziativa il primo firmatario Matjaž Nemec (nella foto) ha detto che la ricorrenza, molto sentita nel Litorale, assume ora un collocamento più corretto dal punto di vista storico. Gli ha fatto eco il deputato della Lista Šarec, Aljaž Kovačič dicendo che "il Litorale non è stato restituito, gli sloveni hanno dovuto conquistarselo". Critici i partiti di centro-destra, all'opposizione. Per Eva Irgl del Partito democratico sloveno, annessione è un termine inadatto poichè indicherebbe "che il Litorale non ha mai fatto parte della patria slovena". Con la festa nazionale del 15 settembre la Slovenia ricorda l'esito del Trattato di pace di Parigi del 1947 che sancì la cessione dall'Italia alla Jugoslavia di gran parte dell'attuale regione del Litorale, dell'Istria - ancora senza la Zona B - nonchè di Fiume, Zara e le isole. (Red)

Foto: MMC RTV SLO
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