Foto: BoBo
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Priorità a breve e a lungo termine, con la riduzione dei tempi di attesa per i pazienti e una soluzione adeguata per la cardiochirurgia pediatrica; poi efficacia del sistema sanitario, anche attraverso la stabilizzazione finanziaria. Samo Fakin ha ammesso che il suo non sarà un lavoro semplice, se si pensa all'attuazione di alcune leggi contenute nel contratto di coalizione, come la tutela e l'assicurazione sanitaria e la gestione degli ospedali. Nessun ospedale verrà chiuso, ha assicurato, non si escludono però accorpamenti di programmi. Fakin è convinto che la Sanità debba rimanere pubblica, ma adottando meccanismi di gestione applicati dalle società economiche.
Alenka Bratušek, candidata a guidare il ministero dell'infrastruttura ha fissato due priorità; la realizzazione del scondo binario Capodistria-Divaccia e il terzo asse di sviluppo, con collegamenti stradali dalla parte settentrionale a quella meridionale della Slovenia. Un progetto valutato in 270 milioni di euro di cui la metà finanziato da fondi europei. Per quando riguarda il secondo binario, non siamo mai stati cosi vicini all'avvio dei lavori di costruzione, ha detto. Le trattative con i paesi dell'area continentale per il finanziamento dell'opera proseguiranno, ma a nuove condizioni; alla fine la Slovenia potrebbe anche decidere di stanziare i 200 milioni di euro che, in base al progetto attuale, dovrebbero venir assicurati dall'Ungheria.
Ha ottenuto voto favorevole il candidato-Ministro alla Cultura, Dejan Prešiček. Nel suo programma l'impegno ad aumentare i finanziamenti al settore per raggiungere entro due anni una somma pari allo 0,5 per cento del Pil. Prešiček ritiene che la cultura, bistrattata da molti anni, debba ritornare al centro del pubblico interesse. Jure Leben, proposto al Ministero per l'Ambiente ha parlato della necessità di combattere in modo più mirato l'inquinamento e preannuncia provvedimenti atti a ridurre l'utilizzo della plastica, dicendosi tra l'altro favorevole al divieto di utilizzarne i sacchetti. Luce verde infine per Peter Jožef Česnik, candidato alla guida del dicastero senza portafoglio per gli Sloveni nel mondo.