fair play Foto: EPA
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Non vince chi segna più reti ma chi trova democraticamente un accordo sulla squadra più meritevole e rispettosa del fair play, sono queste in sostanza le regole introdotte dalla tipologia di gioco fottball3 la quale ha l'obiettivo di incentivare il dialogo, rispetto e l'eguaglianza tra i partecipanti. La finalità principale, spiegano gli organizzatori è quella di educare i ragazzi al rispetto reciproco e alla ricerca di soluzioni condivisibili; il programma sviluppato dall'organizzazione street football world unisce i principi del fair play e stimola i partecipanti alla discussione e riflessione. Come ha spiegato Gašper Povh, promotore del progetto in Slovenia, l'obiettivo principale del gioco è il consenso, non ci sono degli arbitri, ma un moderatore che interviene solamente nei casi limite. È importante che i ragazzi imparino ad acquisire la consapevolezza e la capacità di far valere le proprie posizioni dopodiché' si passa alla discussione alla quale partecipano tutti, spiega Povh.Mateja Štirn, coordinatrice del progetto ha detto che l’obiettivo primario del progetto intitolato le sfide della convivenza interculturale riguarda la promozione dell'integrazione sociale di determinati gruppi, mi riferisco soprattutto ai quelli delle famiglie di migranti. Oltre all'insegnamento dello sloveno, di fondamentale importanza per l'inclusione sociale dei ragazzi, vogliamo sottolineare anche l'importanza di un certo senso di appartenenza che l’attività sportiva può dare. L' inclusione e la gratificazione che lo sport è in grado di offrire è notevole e può essere applicata anche ad altri aspetti del quotidiano e della vita in generale.