Foto: MMC RTV SLO/expedia.com
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Questa domenica con l'elezione del sindaco di Udine si chiude la saga elettorale in Friuli Venezia Giulia. Ultima possibilità per il centrosinistra di mantenere l’unico feudo rimastogli, contro l’avanzata della Lega in regione. A cercare di contrastare il candidato del centrodestra Pietro Fontanini, che al primo turno ha ottenuto il 41,49%, Vincenzo Martines che il 29 aprile ha raggiunto il 35,86% dei voti. Uno scontro quello udinese che vede contrapposte due figure di primo piano della politica locale. Il leghista Pietro Fontanini è da sempre in politica e dopo esperienze anche da sindaco a livello locale, riveste attualmente per il suo secondo mandato l’incarico di Presidente della provincia di Udine. Vincenzo Martines è un attivista del centrosinistra udinese sin dagli anni Novanta e ha rivestito il ruolo di vicesindaco e assessore alle Attività produttive e al Bilancio sia con Cecotti sia con Honsell, fino al 2013 quando è diventato consigliere regionale.

Una campagna serrata che vede avvantaggiato il candidato leghista, anche se Martines potrebbe aver acquisito punti nelle ultime due settimane. Sull’esito peserà molto la partecipazione al voto, che se sarà bassa come nel primo turno potrebbe favorire Fontanini, che ha goduto già di maggiori preferenze. Se per il centrodestra e la Lega ottenere Udine sarebbe la ciliegina sulla torta, per il centrosinistra si tratta, invece, di una questione di vita o di morte tanto che se a livello regionale lo scontro è aperto a Udine invece tutti sono compatti intorno a Martines.