Foto: MMC RTV SLO/Reuters
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Sempre piu' vicino lo spettro del fallimento e della liquidazione di Scoglio Olivi, dove gli operai continuano l'agitazione a sfondo salariale. Il comitato di sciopero ha lanciato un drammatico appello alla presidente della repubblica Kolinda Grabar kitarović e al premier Andrej Plenković a impegnarsi al massimo onde permettere ai cantierini di intascare la paga e di riprendere cosi il lavoro. Molti di essi - cosi nel testo - per le feste di Natale e Capodanno si vedranno costretti a scavare nei cassonetti delle immondizie alla ricerca di cibo e di altri generi di prima necessita'. Hanno subito ricevuto la risposta del Ministro dell'economia Darko Horvat che due potenziali investitori stranieri sono molto interessati a diventare partner strategici di tutto il gruppo Uljanik. Avanzeranno una proposta concreta - cosi il ministro - nell'arco di cinque settimane, dopo la dettagliata analisi della sua gestione. I due partner, lo ricordiamo sono la Smart holding ucraina e la Fincantieri di Monfalcone. A proposito della paga ai cantierini, il ministro ha ribadito che hanno diritto ancora a uno stipendio minimo di 360 euro, dopo quelli versati per settembre e ottobre. Dunque tra pochi giorni dovrebbero intascare quello di dicembre dopodiche' si chiude definitivamente il rubinetto dello stato. Dunque il tempo stringe e ne rimane sempre meno per la salvezza dei due cantieri, che ora contano in totale 3.300 dipendenti mentre all'inizio dell'anno ce n'erano 4.500. Dunque 1.200 se ne sono andati alla ricerca di fortuna altrove, soprattutto in Germania e Italia.