Igor Šoltes nella sua visita più che toccare diversi temi legati alla legislatura trascorsa tra Bruxelles e Strasburgo e ora in dirittura finale in vista delle Elezioni europee di primavera, ha voluto esprime la sua vicinanza agli sloveni residenti in Italia e rinnovato il suo impegno futuro in sede europea. In merito all'incontro con i connazionali a Monrupino, a pochi giorni dalle veementi proteste scaturite dalle parole pronunciate da alcuni esponenti dello Stato italiano alla cerimonia di Basovizza, su tutte quella di Antonio Tajani, Presidente dell'Europarlamento, il politico ha detto:
"Quanto avvenuto certamente non ha lasciato indifferenti gli appartenenti alla Comunità slovena in Italia. Allo stesso tempo la quasi unanime risposta di condanna del mondo politico sloveno alle parole pronunciate a Basovizza è stato un segnale di unità di intenti e soprattutto di vicinanza. Un episodio che servirà da incentivo per implementare gli sforzi a tutti i livelli in materia di salvaguardia dei diritti. Al tempo stesso è un segnale forte e che ribadisce la necessità di una maggiore tutela della comunità slovena in Italia. Lo scopo della visita infatti è la ricerca degli strumenti per incrementare la tutela della comunità slovena in Italia, dunque, un segnale nei confronti del Parlamento italiano acciocché' "implementi" la Legge di tutela della minoranza slovena.
Visto che l'Italia spesso si appella alla reciprocità, va ricordato che la costituzione in Slovenia garantisce alla Comunità italiana un seggio in Parlamento e di conseguenza sarebbe auspicabile che anche quello italiano ne garantisse uno agli sloveni".

Igor Šoltes nel suo intervento al Parlamento Europeo, a nome dei connazionali in Slovenia e in Italia, ha invitato il Presidente, Tajani, a dimettersi. Alle sue parole l'eurodeputata Alessandra Mussolini ha reagito pronunciando frasi irrispettose. Šoltes a riguardo ha sottolineato che le immagini apparse sul web parlano da sole e che replicare ai toni usati dalla Mussolini non è nel suo stile, semmai le suggerirebbe di visitare qualche archivio o di visitare un museo.
Per il ministro degli esteri sloveno, Miro Cerar, dopo la missiva di Tajani con tanto di scuse, la faccenda è chiusa per l'eurodeputato Igor Šoltes invece:

"Nel mio intervento ho sottolineato che il Presidente Tajani ha pronunciato parole che non rispettano l'istituzione ed i valori che questa rappresenta e pertanto dovrebbe rassegnare le dimissioni in quanto reputo questo mio parere personale che un politico di quel livello con una funzione così importante non può permettersi uscite del genere".

Corrado Cimador

Igor Šoltes Foto: RTV SLO
Igor Šoltes Foto: RTV SLO