Le passeggiate urbane di Jane (Jane's Walk), movimento nato in Canada una decina di anni fa e ispirate a Jane Jacobs intellettuale che rivoluzionò il modo di intendere gli spazi urbani, è approdato a Capodistria. La camminata gratuita organizzata dai "cittadini per i cittadini" ha interessato il rione periferico di Semedella, noto per la Chiesetta della Beata Vergine delle Grazie e per la casa dello scrittore Pier Antonio Quarantotti Gambini che raccontò Semedella, tra gli altri, nel libro "I giochi di Norma". L'iniziativa è stata promossa dalla Comunità locale di Semedella, dal movimento civile Skupaj-Insieme e da un gruppo di cittadini attivi.

Una cinquantina le persone che con grande interesse hanno camminato lungo le vie del quartiere di Semedella cresciuto su ex campi e vigneti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un vero e proprio laboratorio architettonico lo ha definito Neža Čebron Lipovec, docente e esperta per il patrimonio architettonico, guida di questa passeggiata urbana. "Semedella era il primo punto sulla terraferma dall'altra parte del "ponte" che collegava la Porporella con Semedella. E' stata questa la prima località sulla terraferma che ha offerto ai pianificatori della "nuova Capodistria", ricorda la Čebron Lipovec, "lo spazio per pensare dove e come creare questa nuova città, perché bisogna sottolineare che prima del famoso architetto Edo Mihevc c'erano stati tanti altri architetti soprattutto Niko Bežek che fu l'autore del primo piano urbanistico di Capodistria. Praticamente ha mantenuto la città storica quasi intatta, l'area della Bonifica come un cordone verde e Semedella come la località dove si sarebbe dovuta sviluppare la nuova moderna Capodistria."

Il boom demografico della fine degli anni 50, lo sviluppo economico, il porto, la Tomos e le altre aziende presenti sul territorio modificarono anche i piani urbanistici per la stessa Semedella. "Verso la metà degli anni 50 la demografia di Capodistria iniziò a cambiare, a crescere", ancora la Čebron Lipovec, "ma nessuno poteva immaginare una tale crescita, come avvenne poi dopo, quindi in questo primo momento in questo primo periodo della vita di Semedella si progettavano case a schiera, separate una dall'altra con tanto verde in mezzo, tutte pensate con l'orientamento verso il mare, per garantire a tutti una miglior qualità della vita. Invece poi con lo sviluppo economico, col porto e con la crescita demografica tutto questo cambiò abbastanza in fretta e c'è stato bisogno di intensificare l'edilizia nella zona." (ld)

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria