Alla fine, il più grande regalo per i settant’anni di Radio Capodistria ce l’hanno fatto i nostri ascoltatori. I dati parlano di un incremento del 150% degli ascolti solo in Slovenia e collocano la nostra emittente al 13. esimo posto nell’area in cui è udibile il segnale in FM: Capodistria, Isola, Pirano, Ancarano, ma anche Villa del Nevoso, Aidussina, Postumia, Sesana ed altre ampie zone del paese. Un bel risultato per una radio che parla italiano. “Vi ascolto - mi ha confidato tempo fa un amico che nemmeno sapevo capisse l’italiano - perché raccontate di cose di cui gli altri non si occupano. Parlate, anche del Mondo”. Quella della politica estera, del resto, è una vecchia vocazione di Radio Capodistria. È una delle eredità dei nostri settant’anni. C’è però anche la certezza che le cose sono cambiate ed anche di tanto. C’è tanta discontinuità con quel periodo e soprattutto la consapevolezza che il nostro ruolo è quello di essere al servizio dell’ascoltatore e non del regime o del politico di turno più o meno potente. Lo facciamo in vari settori, anche nel mondo della minoranza.

Oggi la nostra rete di trasmettitori non è più quella del periodo d’oro, la potenza del nostro segnale si è ridotta, ma la nostra presenza si sente in Slovenia ed ancora di più in Friuli – Venezia Giulia ed anche in Istria, dove, soprattutto nel buiese, possiamo contare su una schiera di affezionati fruitori dei nostri programmi. Noi abbiamo fatto di tutto per continuare ad essere presenti sulla piazza e laddove non arrivava più il nostro segnale abbiamo cercato di rimpiazzarlo con altri strumenti. Il merito va ad una redazione che si è rimboccata le maniche e che si è dimostrata pronta a fare cose che un tempo non faceva. Per diffondere la rete di possibili utenti abbiamo diffuso il nostro segnale in Internet, sul satellite e siamo andati alla ricerca degli ascoltatori e lettori sui social. Oggi la nostra pagina Facebook conta migliaia di follower. Le nostre notizie sono lette, condivise e commentate. Non mancano compiaciuti complimenti e severe critiche. Sono tutte medaglie che ci appuntiamo con lo stesso orgoglio sul petto sul petto.

La grande squadra di un tempo oggi non c’è più, ma nelle nostre redazioni ci sono giornalisti e programmisti che vengono dal nostro territorio, ma anche da altre zone della Slovenia, dell’Istria e d’Italia. Tutto questo crea la nuova sintesi che è oggi Radio Capodistria. Un mix di opinioni, sensibilità e attenzioni che hanno creato un programma nuovo. Siamo informazione, cultura, intrattenimento e tanta buona musica. Siamo qui da settant’anni e siamo decisi a rimanere qui ancora per tanto tempo.

Stefano Lusa

Foto: BoBo
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