Foto: Reuters
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Non sarà un Natale come tutti gli altri: questa sorta di mantra, che viene ripetuto quasi in ogni occasione negli ultimi giorni, ha trovato la sua applicazione anche nelle celebrazioni religiose in Italia.
Anche l’evento principale, la messa di Natale in Vaticano, è stato naturalmente fortemente ridimensionato dall’emergenza sanitaria: Papa Francesco celebrerà la Messa della notte di Natale alle 19.30, nella basilica di San Pietro, senza dunque la tradizionale veglia, per chiudere entro le 22.00, quando scatta il coprifuoco.
Nel giorno di Natale il Papa pronuncerà il messaggio natalizio e impartirà la benedizione “Urbi et Orbi” nell'Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico. Venerdì, primo gennaio 2021, solennità di Maria SS.ma Madre di Dio ma anche 54esima Giornata mondiale della Pace, il Santo Padre presiederà la Messa nella basilica di San Pietro alle 10:00. La recita dell'Angelus nel fine settimana del 26 e 27 dicembre, il primo e il tre gennaio e all’Epifania avverrà però non in piazza San pietro, ma nella Biblioteca vaticana. Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta dalla tv del Vaticano a e italiana, e su tutti i canali internet e social.
La sala stampa della Santa sede ha fatto anche sapere che “la partecipazione alle celebrazioni sarà molto limitata, con fedeli individuati secondo le modalità usate nei mesi scorsi, nel rispetto delle misure di protezione previste e salvo variazioni dovute alla situazione sanitaria”.
Iniziative analoghe sono state prese in tutte le grandi città, per evitare assembramenti alle funzioni religiose.
E della necessità di distanziamento ha parlato anche lo stesso Francesco nell’udienza generale dell’antivigilia di Natale: in questo giorno, ha detto, possiamo “rimuovere dai cuori” il pessimismo causato dalla pandemia, far “rinascere in noi la tenerezza”, che è la via che il Bambino ci mostra “per essere vicini, per essere umani” anche se la paura del contagio ci costringe “a stare più distanti”.

Alessandro Martegani