Il progetto è cofinanziato dallo stato che contribuirà a coprire il 55% delle spese, vale a dire con un importo di quasi 1,4 milioni di euro. La futura amministrazione intercomunale, una volta a pieno regime, dovrebbe contare su 71 dipendenti tra ispettori e guardie comunali, personale della protezione civile, salvaguardia e tutela dell'ambiente e del mare e pianificazione urbanistica e, avrà un costo di circa 2,5 milioni di euro all'anno. Alla Municipalità di Capodistria, che dovrebbe ospitare la sede dell'amministrazione intercomunale dell'Istria, spetterebbe l'onere più grande, contando più abitanti, finanzierebbe il 53% percento delle spese, Isola e Pirano il 21% e Ancarano il 5%. La ripartizione dei costi potrebbe anche essere distribuita in modo diverso, secondo l'effettivo ambito di lavoro che deve essere eseguito da ciascun comune. Dovrebbe essere operativa a partiture dal primo luglio. Analoghe amministrazioni comunali congiunte, sono diffuse nel paese. Dal 2019, 202 comuni sloveni, infatti, hanno unito le forze e istituito 51 amministrazioni di questo genere, pure Pirano e Ancarano hanno istituito un servizio di sorveglianza congiunto al momento però non più cofinanziato da Lubiana. I consiglieri comunali di Pirano hanno dato il loro assenso all'iniziativa ma una parte di loro ha contestato sede, aspetto finanziario, personale e autonomia. Ad Andrea Bartole, Presidente della CAN di Pirano e Presidente della Commissione Statutaria legale del Comune di Pirano abbiamo chiesto di spiegarci i motivi di tanta riluttanza. "Sostanzialmente, secondo me, si tratta di una valutazione che questa compagine politica ha fatto e che non è conforme a quello che è il senso del decreto in sé. Qui a Pirano sono state proposte delle modifiche che personalmente non sono conformi con quello che è il senso del documento e dell'idea in sé di amministrazione intercomunale congiunta".
Il progetto comunque è passato in prima lettura, con 13 voti a favore e sette contrari, ancora Bartole: "Sono state proposte alcune osservazioni, alcune modifiche e prima della seconda lettura verranno valutate, in ogni caso, in modo congiunto da tutti e quattro i comuni, perché il testo del documento dovrà essere conforme e uguale in tutte e quattro le municipalità. I campi di lavoro di questa amministrazione congiunta non vanno a intaccare i compi di lavoro dell'autonomia vera di ogni comune, ma si tratta di lavori e di funzioni che sono di supporto al lavoro dei Comuni. Quindi non si tratta di investimenti, di turismo e quindi potrebbe sicuramente avere dei risvolti positivi sia dal punto di vista della razionalizzazione che dal punto di vista finanziario".

Corrado Cimador

Foto: BoBo
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