Foto: BoBo
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Karl Erjavec dopo la rinuncia alla mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del governo Janša, ha annunciato che verrà fatto un altro tentativo non appena tutti i firmatari della mozione potranno espletare il loro voto. Erjavec il quale poteva fare affidamento ad almeno 42 parlamentari, quelli che hanno firmato la mozione dalle file dell’SD, Lista Marjan Šarec, Partito Alenka Bratušek, Sinsitra e Desus appunto, ha deciso di rinunciare alla mozione per le numerose defezioni collegate al covid19. “La mozione di sfiducia” spiega Erjavec è uno “strumento forte che richiede il consenso di 46 deputati per la formazione di un nuovo governo ed è giusto che tutti abbiano la possibilità di parteciparvi” dice Erjavec. Al momento non è chiaro il numero preciso dei deputati che hanno contratto il virus, confermata la positività del capogruppo parlamentare degli Sd, Matjaž Han. Erjavec ha criticato il regolamento della Camera per non essere stato adeguato ai tempi e non prevedere la possibilità del voto a distanza. Questo è stato il tema affrontato anche durante l’incontro informale tra i capigruppo parlamentari e il Presidente della Camera, Igor Zorčič. Erjavec ha fatto sapere che non attenderà la modifica del regolamento della Camera, ma inoltrerà nuovamente la mozione di sfiducia non appena ci saranno le condizioni ottimali per farlo con la presenza dei firmatari della mozione. “Ciò sarà possibile nei prossimi 14 giorni” afferma Erjavec. Il capogruppo Sds, Danijel Krivec riferendosi al ritiro di Erjavec ha parlato di una disperata ricerca di un alibi per il fallimento imminente, mentre il premier Janša ha detto che l’unico obiettivo dell’alleanza di centro sinistra, era quello di creare confusione e peggiorare il quadro epidemiologico.

Dionizij Botter