Le aree protette vanno a beneficio delle specie, degli ecosistemi e dell'ambiente in generale. Essi forniscono significativi benefici economici e sociali, comprese le opportunità di lavoro, ma in particolare contribuiscono alla salute e al benessere di una nazione e hanno un significativo valore culturale. Questi benefici possono essere il motivo per cui l'area e il numero di aree protette terrestri in Europa sono aumentate costantemente nel tempo, con i maggiori aumenti degli ultimi decenni. Al momento, le aree protette coprono oltre un quarto del territorio dell'UE ovvero il 26%. La nuova strategia sulla biodiversità a livello Comunitario per il 2030 è portare la percentuale al 30%. Si tratta di uno dei pilastri del Green Deal europeo e della leadership dell'UE; un piano a lungo termine, globale, sistemico e ambizioso per salvaguardare la natura e invertire la tendenza al degrado degli ecosistemi.

Il 2020 in particolare è stato l'anno, vista l'impossibilità di viaggiare all'estero, della gita fuori porta e, della riscoperta della natura che ci circonda. Il New York Times ha recentemente segnalato un'ondata di amanti della natura europei che visitano aree protette. Il sito internet inglese SaveOnEnergy.com/uk ha analizzato quasi 80.000 aree terrestri protette a livello nazionale di 35 Paesi europei, e calcolato la percentuale di aree protette per paese, per scoprire la Nazione che più si impegna a preservare il proprio patrimonio naturale.

Il Paese più virtuoso risulta il Lussemburgo, pur essendo uno degli stati più piccoli, poco più di 2500 chilometri quadrati, ospita 134 aree designate che comprendono il 76% del territorio nazionale. Al secondo posto troviamo la Slovenia, il 72% dei suoi 20.273 chilometri quadrati di territorio è protetto. Lubiana vanta 1.891 zone protette a livello nazionale, che garantiscono una protezione rigorosa delle aree particolarmente ricche di biodiversità e ad altissimo valore climatico. Al terzo posto troviamo Malta, le cui aree protette coprono il 65% del territorio. In questa speciale graduatoria delle zone terrestri protette in Europa, Croazia e Italia figurano nella parte bassa della classifica, Parchi e riserve naturali coprono rispettivamente il 13% e il 10% di territorio croato e italiano, mentre all'ultimo posto, ossia al 35-esimo, figura la Bosnia Erzegovina con il 4% della sua superficie riservata a aree naturali protette.

Corrado Cimador

Foto: Reuter6
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