Sarà valido dal primo luglio l'atteso Green Pass europeo, un oggetto tanto citato quanto misterioso fino a pochi giorni fa, ma che ha ottenuto il via libera da parte del Parlamento di Bruxelles.
Il certificato digitale Covid dell'Unione Europea, approvato dagli eurodeputati, dovrebbe facilitare gli spostamenti all'interno dell'Unione consentendo di viaggiare in Europa senza limitazioni per i vaccinati, per coloro che risultino negativi nelle 72 ore precedenti a un test molecolare o nei due giorni precedenti a un test rapido, o per i guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi.
Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali, e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo, con un codice QR, comune a tutti gli stati dell'Unione.
Non si tratta di un obbligo, né di un documento di viaggio, ma di un modo per rendere più facili gli spostamenti e favorire anche la ripresa dell'economia e del turismo. Dovrebbe rimanere in vigore per 12 mesi e sarà valido, oltre che nell'Unione europea, in Svizzera, Islanda, Norvegia, Liechtenstein.
Nove Stati (Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Polonia, Lituania, Grecia, Croazia e Spagna) hanno già attivato il pass collegandosi alla piattaforma comunitaria, e si calcola che già un milione di persone ne siano in possesso; altri paesi, come l'Italia, hanno annunciato che lo faranno a breve, anche se il tempo non è molto ed è possibile che l'estensione a tutti vada oltre il premio luglio.
Si tratta fra l'altro di un regime già adottato da alcuni paesi, come Spagna e Francia ad esempio, che consentono l'ingresso senza alcuna restrizione ai turisti che abbiano completato il ciclo vaccinale da almeno due settimane: un principio ripreso anche dalla normativa europea, che però non esclude eccezioni da parte degli stati membri. I governi nazionali infatti non potranno imporre ulteriori restrizioni ai titolari di certificati, "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica". Le restrizioni potranno essere applicate con solo 48 o 24 ore di anticipo.
Lo stesso Parlamento europeo ha poi incoraggiato i paesi membri a garantire che i test abbiano prezzi abbordabili e siano ampiamente disponibili: la Commissione si è impegnata a stanziare 100 milioni di euro per consentire agli Stati di acquistare i test per il rilascio del Green pass.
Rimane al momento in sospeso il problema del riconoscimento del pass al di fuori dell'Europa: Washington dovrebbe decidere entro la prossima settimana se riconoscere il Green Pass e dare via libera all'arrivo dei turisti europei oltreoceano.


Alessandro Martegani


Foto: MMC RTV SLO
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