Foto: Reuters
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La commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del Farmaco (AIFA) ha evidenziato che, sulla base dei dati scientifici disponibili, la protezione dalle forme gravi di Covid-19 e dall'ospedalizzazione rimarrebbe stabile con il vaccino J&J fino a sei mesi.

Con il trascorrere del tempo, si evidenzierebbe inoltre un lento declino dell'efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi e moderate della malattia. L'Aifa ha quindi dato il via libera al richiamo a 6 mesi dalla prima dose per i vaccinati con Johnson e la seconda dose sarà effettuata con un vaccino a mRna. Intanto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa ha dichiarato che l'obiettivo è quello di raggiungere il 90% di vaccinati in modo da rivedere l'obbligo del Green Pass.

Quella del 90% è una quota che permetterebbe una gestione endemica della pandemia, ha spiegato il sottosegretario, anche se ormai c'è la consapevolezza che non si può più parlare di immunità di gregge, perché anche un vaccinato può contrarre il virus, ma almeno lo contrae in maniera molto più lieve. L'obiettivo del governo è fare in modo che nessun cittadino muoia più di Covid e che nessuno finisca più in terapia intensiva.

Costa ha anche aggiunto che non è assolutamente un tabù pensare all'obbligo vaccinale per alcune categorie ed il governo è pronto a prenderlo in considerazione. "Ora - ha proseguito il sottosegretario - affrontiamo queste settimane, vediamo quali saranno i dati delle vaccinazioni, ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità". E sulla possibile reintroduzione dell'obbligo di mascherina all'aperto, ha spiegato che "ad oggi non è un'ipotesi sul tavolo".
Sull'eventuale prolungamento dello stato di emergenza, infine Costa ha sottolineato come ha detto Draghi, che le eventuali valutazioni saranno compiute al momento opportuno e non adesso che risulta prematuro.

Davide Fifaco