Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

Arginare le manifestazioni "No Green Pass" per tutelare la salute, con il continuo aumento dei contagi, ma anche per salvaguardare il Pil, dopo il grido d'allarme dei commercianti che hanno denunciato un calo del 30% del fatturato a causa delle continue proteste nelle zone centrali delle principali città italiane.
Dal Viminale prevista quindi una circolare, attesa da molte amministrazioni locali, per impedire che si manifesti nei luoghi maggiormente a rischio, come i centri storici, optando per zone meno frequentate.

Le direttive, illustrate dal sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, prevedano inoltre che si svolgano esclusivamente sit-in o manifestazioni statiche nelle quali bisognerà indossare la mascherina. Saranno inoltre intensificati i controlli sui Green Pass.

Lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affermato che "in queste ultime settimane le manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l'attacco recato al libero svolgersi delle attività. Accanto alle criticità per l'ordine pubblico, sovente con l'ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anti-Covid, hanno provocato un pericoloso incremento del contagio".

A fare da apripista alle limitazioni è stata nei giorni scorsi la prefettura di Trieste che ha vietato fino al 31 dicembre la concessione ai manifestanti di piazza Unità d'Italia, luogo simbolo delle proteste, non solo per la città ma per i contrari alla certificazione verde ed al vaccino di tutto il Paese.

Le decisioni del Ministero dell'Interno hanno subito messo in fibrillazione i coordinamenti No Green Pass, con l'uomo simbolo della loro lotta, il portuale Stefano Puzzer, che ha annunciato di voler verificare giuridicamente se le direttive sono lecite ed ha ribadito che "tutte le limitazioni alle libertà delle persone sono sbagliate", aggiungendo e sottolineando che, se legittime, "le rispetteremo, altrimenti ci opporremo per vie legali".

Puzzer è inoltre stato direttamente attaccato dal direttore del reparto di Chirurgia dell'ospedale di Cattinara, Nicolò de Manzini, che ha dichiarato: "A chi aspetta da due anni l'intervento che ora viene riprogrammato chissà quando, dirò di rivolgersi a Puzzer o a qualche altro ignorante".

Davide Fifaco