Carlo Freccero e Ugo Mattei
Carlo Freccero e Ugo Mattei

Niente manifestazioni di piazza, niente slogan o urla, nessuna azione dimostrativa: quella nata oggi a Torno è un’altra faccia di quell’area difficilmente definibile viste le differenti posizioni, ma che ormai viene raccolta sotto la definizione di no Green pass.
Nel capoluogo piemontese è partita infatti la reazione degli accademici all’obbligo del Green pass, con la creazione di “DuPre”, contrazione di “Commissione Dubbio e Precauzione”, un soggetto ancora indefinito, ma che riunisce accademici , soprattutto giuristi e filosofi, ma anche ricercatori in ambito scientifico, e che contesta soprattutto la legittimità delle limitazioni decise per contrastare la pandemia in Italia e in particolare l’obbligo di presentare il Green pass per tutta una serie di attività, non esitando ad invocare una “nuova resistenza”.
I nomi più noti sono quelli del filosofo Massimo Cacciari, diventato un po’ il simbolo della critica alle scelte del governo negli ultimi due anni, e del mass mediologo e già direttore di Rai due, Carlo Freccero, ma ci sono fra gli altri anche il giurista Ugo Mattei, che ha ispirato l’iniziativa, e il filosofo Giorgio Agamben. Gli stessi organizzatori avevano dato vita a una prima iniziativa lo scorso novembre, ma ora il soggetto dovrebbe acquistare una struttura in grado di muoversi su territorio e organizzare confronti nel paese.
Gli organizzatori rifiutano ogni analogia con il movimento no vax, con la contrapposizione fra due schieramenti che emerge dai mezzi di comunicazione, e con i toni definiti “televisivi”, sottolineando invece l’esigenza di coltivare il dubbio, e di utilizzare la precauzione come principio giuridico nelle decisioni riguardanti vaccini e le limitazioni della libertà. Massimo Cacciari non ha mai fatto mistero sul fatto di considerare incostituzionali gran parte dei provvedimenti messi in atto negli ultimi due anni, a partire dalla proroga dello stato di emergenza, ma nelle decine d’interventi ci sono state anche posizioni che mettevano in dubbio l’efficacia dei vaccini, contestavano le vaccinazioni ai bambini e l’organizzazione del sistema sanitario in Italia.
L’obiettivo è avviare una sorta di contro informazione, basata sul dubbio e sul metodo scientifico è stato detto, per contrastare quella che viene considerata una gestione illegittima e illegale del paese, con una rete che si ripromette anche di avviare azioni politiche.
Critiche sono arrivate anche ai mezzi di comunicazione, che per il DuPre tenderebbero ad accumunare il legittimo dibattito scientifico con posizioni irrazionali dei no vax, e ai social, che cancellerebbero commenti e opinioni contrari alle posizioni favorevoli ai vaccini.

Alessandro Martegani