L’euro fu introdotto per la prima volta nel 1999, come unità di conto virtuale; la sua introduzione sottoforma di denaro contante avvenne per la prima volta ad inizio 2002, in dodici degli allora quindici Stati dell'Unione Europea, affiancando le monete nazionali fino al 28 febbraio. Dal primo marzo le monete nazionali vennero poi definitivamente sostituite dall'euro. Negli anni successivi la valuta è stata progressivamente adottata da altri paesi dell'UE, dalla Slovenia nel 2007, oggi sono diciannove dei complessivi ventisette a riconoscere l'euro come propria valuta legale, per una popolazione di 350 milioni di persone. La moneta unica è la più usata nel mondo dopo il dollaro. Tra i paesi in attesa di entrare nell'Eurozona, la Croazia, che conta di adottare l'euro con il primo gennaio 2023. La Slovenia come detto ha adottato l'euro il primo gennaio 2007, prima tra i paesi del grande allargamento del 2004, mandando in pensione il tallero, conversione effettuata al cambio di 239,640 talleri per un euro. Intanto la Banca centrale europea annuncia il progetto di rivedere il design delle banconote in euro; la decisione finale è attesa nel 2024. "Dopo 20 anni, è tempo di aggiornare l'aspetto delle nostre banconote in modo che gli europei di tutte le età e origini possano identificarsi con esse", ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde. Le caratteristiche di sicurezza antifalsificazione sono state riviste nel 2019, ora è giunto il tempo di cambiare anche il look.
Gli studi sulle abitudini dei consumatori nell'area dell'euro hanno mostrato che il contante è rimasto il metodo più popolare per i pagamenti al dettaglio.

Delio Dessardo

Foto: EPA
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