Foto: kraji.eu
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La CAN Costiera ha dichiarato di avere "accolto con stupore l’acceso dibattito, dai connotati negativi e offensivi", scaturito in seguito alla proposta di ripristinare l’antico toponimo di Santa Lucia nel comune di Pirano. "Una mozione" che, "dopo anni di discussioni e preparativi, era stata presentata dalla Comunità locale di Santa Lucia e sostenuta dai consiglieri municipali italiani e dalla Comunità autogestita della nazionalità italiana piranese, nonché da uno dei partiti rappresentati nel Consiglio stesso".

Il ritorno all’antico nome di questa zona alle porte di Portorose, dove da secoli la locale chiesa e parrocchia sono consacrate alla Santa protettrice della vista, sembrava a detta della CAN costiera essere giunta finalmente al suo epilogo che pareva poter essere positivo. A bloccare il suo percorso, secondo l’istituzione minoritaria, sarebbero state "le critiche immotivate e violentissime, rimbalzate anche sui social, contro la Comunità italiana", che secondo i detrattori del nome Santa Lucia avrebbe mostrato con questa proposta "intenzioni revisioniste e nazionaliste".

Il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani ha quindi dichiarato che la sua istituzione sarà in prima linea nel fornire il sostegno necessario nella campagna per il prossimo referendum locale su questo tema. Fondamentale secondo lui sarà far capire alla maggioranza i motivi storici, che spingono la CNI ad affiancare la Comunità locale nella richiesta del reintegro ufficiale del nome Santa Lucia.

Barbara Costamagna