Foto: Reuters
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I servizi segreti russi sono certi che a commettere l'omicidio della giornalista russa Darya Dugina, figlia del filosofo di estrema destra Aleksandr Dugin, siano state le forze speciali ucraine.

La responsabile sarebbe Natalya Vovk, che secondo l'intelligence di Mosca sarebbe arrivata in Russia lo scorso 23 luglio insieme alla figlia 12enne ed avrebbe affittato un appartamento nello stabile in cui viveva Dugina per raccogliere informazioni sul suo stile di vita. È stata utilizzata un'auto Mini Cooper per monitorare la giornalista.

Dopo l'attentato, eseguito con una esplosione controllata a distanza di un ordigno nascosto nell'auto della Dugina, Vovk e sua figlia sono partite per l'Estonia attraverso la regione di Pskov. Ora la presunta esecutrice dell'attentato "sarà inserita nella lista dei ricercati ai fini dell'estradizione". L'Estonia nega di aver finora ricevuto richieste in tal senso.

Diversi media russi stanno sostenendo che Vovk faccia parte del Reggimento Azov, allegando l'immagine di un presunto tesserino identificativo, ma poco dopo da Kiev è arrivata la smentita: "È falso che l'Ucraina sia coinvolta", ha dichiarato Andriy Yusov, portavoce dell'intelligence del ministero della Difesa.

Sulla morte di Dugina è intervenuto anche il presidente russo Vladimir Putin che ha parlato di "un crimine vile e crudele".

Oggi, intanto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà d'urgenza per discutere la situazione nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe e recentemente bersaglio di numerosi attacchi militari. L'incontro è stato convocato su richiesta della Russia, che ha chiesto la partecipazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) sta cercando da mesi di inviare una missione di esperti a Zaporizhzhia per valutare lo stato dell'impianto, cosa che sia la Russia che l'Ucraina sostengono sulla carta, ma che non è stata ancora portata a termine, mentre crescono i timori di una possibile catastrofe nucleare.

Gli Stati Uniti hanno invece deciso di non supportare il bando generale dei visti per i cittadini russi, spiegando di npn voler chiudere le vie di rifugio e sicurezza ai dissidenti russi. Inoltre, l'ambasciata USA a Kiev ha avvisato che la Russia potrebbe rafforzare gli attacchi contro le infrastrutture civili e governative ucraine nei prossimi giorni.

Davide Fifaco