Foto: WWF
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Il WWF ha coniato un nuovo termine, "homo chimicus" il quale indica che l'uomo è la specie più esposta all'inquinamento chimico. Nel mondo ogni anno vengono rilasciate nell'ambiente 220 miliardi di tonnellate di sostanze chimiche, e sono in commercio oltre 100 mila sostanze tossiche a livello globale.

L'Organizzazione ha spiegato che "l'inquinamento causa oltre nove milioni di morti ogni anno, il 66% in più rispetto due decenni fa, in particolare l'Italia è il primo Paese europeo per morti attribuibili allo smog atmosferico". Siamo nell'età dell'homo chimicus ha avvertito il WWF Italia, "ogni giorno nel nostro corpo entrano più di centomila microplastiche dall'aria, dall'acqua e dal cibo".

Uno tra i problemi più urgenti degli ultimi tre decenni è che l'inquinamento chimico da sostanze tossiche e il loro impatto sulla salute umana è arrivato a un livello tale da rendere l'uomo la specie più esposta a miscele di sostanze chimiche inquinanti e contaminanti. Il Wwf ha spiegato che "la sana gestione delle sostanze chimiche e la prevenzione del loro impatto negativo sull'ambiente e sulla salute umana contribuirebbero alla creazione di ambienti sani e comunità resilienti, ottenendo così un doppio beneficio per la salute umana e del pianeta". L'organizzazione promuove la ricerca scientifica, la riduzione dell'uso di materiale di plastica monouso, un'alimentazione che limiti l'esposizione alle sostanze chimiche tossiche e stimola i cittadini a cambiare le proprie abitudini nello stile di vita. "L'uomo, da causa dell'inquinamento globale, deve diventare soluzione".

B.Ž.