La coalizione di governo ribadisce l'urgenza di riformare o abolire l'assicurazione sanitaria integrativa, trattandosi di un sistema ormai obsoleto, superato da tempo. Movimento Libertà, Socialdemocratici e Sinistra commentano così la decisione della casa assicuratrice Generali che ha annunciato il rincaro dal primo maggio della rata mensile dell'assicurazione sanitaria integrativa di oltre 10 euro, passerà così a oltre 45 euro mensili.
Nuova Slovenia, all'opposizione, si attende invece una ottimizzazione dei costi delle compagnie assicurative. La Generali ha motivato il rincaro con la necessità di adeguarsi all'andamento negativo nella copertura delle spese per i servizi sanitari, dove si registra un sensibile aumento dei costi. Analoghi rincari sono da attendersi anche da parte delle altre due società che garantiscono l'assicurazione sanitaria integrativa. Il governo è intanto alle prese con la rifora del sistema sanitario, il Ministro Bešič Loredan aveva recentemente che la possibilità di cancellare l'assicurazione sanitaria integrativa è uno dei punti previsti dalla nuova riforma. "L'attuale sistema, implementato tre decenni fa, è molto lontano dal corrispondere alle necessità odierne. Dapprima però bisognerà reperire 600 milioni di euro, per i quali stiamo ora contribuendo con le nostre tasche" aveva detto il Ministro. "Alla luce dell'invecchiamento demografico, andrà calcolato quanto denaro sarà necessario per sostenere la sanità. Tenendo contro del fatto che non ha senso oberare i salari aumentando i contributi, dobbiamo trovare altre fonti di finanziamento", ha detto sempre Bešič Loredan. Non mancano però le critiche, Samo Fakin ex Ministro della sanità e attuale membro del Consiglio dell’Ente previdenziale nazionale ha detto che “la riforma non sta andando nella direzione giusta e che si dovrebbe puntare sulla riorganizzazione del lavoro al fine di equiparare le retribuzioni ei medici del settore pubblico con quelle percepite nel settore privato”. Sui rincari annunciati dalla Generali, Fakin ha detto che difficilmente la compagnia sbaglia i calcoli, “erano attesi e sono dovuti all’ulteriore programma che prevede servizi offerti aggiuntivi per un costo complessivo di 80 milioni di euro.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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