Foto: MMC RTV SLO
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Stop al taglio dei vitalizi per gli ex senatori che avevano maturato il diritto all'assegno prima del 2012: è quanto prevede una delibera del consiglio di garanzia del Senato che annulla quella a firma M5s risalente al 2018. Decisivo il voto del presidente del consiglio di garanzia Luigi Vitali, ex Forza Italia.

Vengono quindi ripristinati i vitalizi in precedenza tagliati agli ex senatori. La decisione è arrivata con un voto che ha visto il "no" da parte dei componenti di Lega e Fratelli d'Italia, il “sì” di un componente del consiglio ex M5s e l'astensione del Pd.

Il Movimento 5 stelle ha subito reagito, con il leader Giuseppe Conte che scrive sui social: "Ripristinati i privilegi. Misure contro il carovita, l'aumento di mutui e degli affitti? Macché. I patrioti di Giorgia Meloni evidentemente hanno altre priorità: il ripristino dei privilegi per i parlamentari. Il Consiglio di Garanzia del Senato, composto per quattro membri su cinque da esponenti del centrodestra e purtroppo senza nessun rappresentante dei 5 Stelle, ha ripristinato alla chetichella i vitalizi per i senatori delle passate legislature".

"Proprio nell'ultimo giorno utile - aggiunge Conte - il centrodestra ha messo a punto questo colpo di mano, confezionando un regalo a chi già gode di vantaggi e trattamenti di favore, dimenticando cittadini e imprese che ogni giorno si sacrificano per sbarcare il lunario. Ecco cosa c'è sotto la maschera dei patrioti: nulla per cittadini, solo favori agli amici di Palazzo".

La risposta a Giuseppe Conte è arrivata dal senatore di Fratelli d'Italia Alberto Balboni: "Conte prima di parlare si informi. Magari dall'ex parlamentare eletto nel 2018 nelle file del M5S, senatore Grassi. Le votazioni sono andate esattamente al contrario di quello che dice Conte. Evidentemente mente sapendo di mentire. Il mio voto è stato contrario al ripristino dei vitalizi e per correttezza non dico come hanno votato i miei colleghi". Balboni conclude affermando: "La decisione è passata con il voto decisivo del cosiddetto campo largo, cui aspira l'ex premier dei 5 Stelle".

Davide Fifaco