Foto: Darko Zonjič
Foto: Darko Zonjič

È tutto pronto per l’operazione di disinnesco della bomba d’aereo britannica da 250 chili, risalente alla Seconda guerra mondiale, ritrovata durante uno scavo lunedì scorso, a 300 metri dalla stazione ferroviaria di Nova Gorica, in territorio sloveno.
Le autorità slovene hanno spiegato la procedura e le misure di sicurezza che scatteranno a partire dalle 10:00 di domenica, quando l’area nel raggio di 400 metri dal punto in cui si trova l’ordigno dovrà essere già evacuata. La zona di pericolo per precauzione è stata allargata a un raggio di 600 metri, e le operazioni dovrebbero durare fino alle 14:00.

Foto: Mestna občina Nova Gorica
Foto: Mestna občina Nova Gorica

Si calcola che in totale, fra l’area in territorio sloveno e quella in Italia, dovranno lasciare le proprie case più di tremila persone. L’evacuazione inizierà alle 7:00 del mattino.
Sia a Gorizia sia a Nova Gorica è stato predisposto un piano di evacuazione, con centri di accoglienza, nella sede del municipio a Nova Gorica e nella sede della Protezione civile a Gorizia, per chi sarà costretto ad abbandonarne temporaneamente la propria abitazione e non ha programmi alternativi.
Nel corso delle operazioni sarà bloccato il traffico ferroviario, strade e piste ciclabili dell’area saranno chiuse, anche lo spazio aereo sarà interdetto. Cancellate tutte le attività, funzioni religiose comprese, nell’area di pericolo, che sarà sorvegliata anche con dei droni.
Le autorità hanno raccomandato a tutti i cittadini di fare attenzione ai segnali, delle sirene, che marcheranno l’inizio e la fine delle operazioni, di ascoltare le disposizioni tramite i media, e di non uscire di casa se si trovano nei pressi dell’area di evacuazione.
Anche l’area del ritrovamento è stata già preparata per le operazioni di disinnesco del meccanismo dell’ordigno, che avverranno direttamente sul posto. Accanto alla bomba è stata scavata una buca profonda quattro metri, e attorno alla fossa è stata realizzata un’impalcatura; tutta l’area è stata circondata da 125 enormi balle di fieno per limitare l'effetto di una detonazione e dirigere l’onda d’urto verso un’area disabitata e senza strutture che possano essere danneggiate, se la bomba dovesse essere fatta brillare, anche se gli esperti hanno assicurato che si tratta solo dell’ultima delle possibilità.
L’intenzione è quella di rimuovere i due detonatori, o di disattivare la bomba aprendola o tagliandola a distanza con dei robot.

Alessandro Martegani